Agricoltura sociale e biodiversità con BiodiverSO

Si è tenuta a Roma dal 14 al 17 settembre la conferenza internazionale “Agriculture in an urbanizing society” per definire lo stato dell’arte nella ricerca su agricoltura multifunzionale e su relazioni città-campagna, focalizzando sulla necessità di riconnettere la catena alimentare agricola ai bisogni della società. La conferenza ha messo insieme ricercatori da molte parti del mondo per discutere il tema sotto tutti gli aspetti, dagli orti urbani agli orti sociali, dall’agricoltura civica a quella terapeutica, dal miglioramento del paesaggio urbano al miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Con approccio multidisciplinare, i ricercatori che hanno partecipato sono provenienti da un numerose discipline (sociologia, economia, pianificazione degli spazi urbani, pianificazione degli usi del territorio, pianificazione regionale, agronomia, veterinaria, scienza del suolo, architettura, ecc.).

L’agricoltura non si esprime più solo come contributo alla produzione di cibo e fibre e allo sviluppo dell’agro-industria, ma viene valutata attraverso numerosi e differenti criteri, sociali, ambientali, economici ed etici. A livello aziendale, l’agricoltura multifunzionale è caratterizzata da una varietà di strategie ed attività imprenditoriali (lavorazione e vendita diretta dei prodotti, produzione di energia, cura di anziani e disabili, turismo). Inoltre, negli ultimi anni è cresciuto l’interesse per l’origine del cibo e lo sviluppo di catene di produzione corte, sostenibili e riconoscibili. Sono emerse numerose iniziative di produzione locale in aree urbanizzate. Oltre alla produzione di cibo, il focus di queste iniziative riguarda gli effetti sulla salute, sulla coesione sociale e sull’educazione.

I ricercatori di BiodiverSO e del CNR_ISPA hanno partecipato alla conferenza presentando esempi di agricoltura multifunzionale in Puglia, attraverso le testimonianze raccolte tra Ostuni e Ceglie Messapica, in contesti come I Giardini della Grata di Ostuni o la Comunità terapeutica San Vincenzo a San Michele salentino o la dinamica attività di Angelo Giordano e Valerio Tanzarella a Ceglie messapica, trasversale su tutti i diversi aspetti ed anello di congiunzione tra le attività che riguardano questo territorio.

Nell’ambito della conferenza è stato assegnato il premio Aicare 2015 (Agenzia Italiana per la Campagna e l’Agricoltura Responsabile ed Etica, che ha curato la segreteria della conferenza). Sono state premiate iniziative di innovazione sociale in agricoltura, che abbiano privilegiato l’inclusione di categorie sociali sensibili. Esemplare l’attività svolta dalla Cooperativa Sociale Barikamà (che in lingua Bambara’ significa Resistente), vincitrice del premio, in un progetto di micro-reddito che consiste nell’inserimento sociale attraverso la produzione e vendita di yogurt ed ortaggi biologici. Il progetto è attualmente gestito da ragazzi africani che vivono a Roma, quattro dei quali dopo aver partecipato alle rivolte di Rosarno del Gennaio 2010 contro il razzismo e lo sfruttamento dei braccianti agricoli.

La nostra relazione era tra i finalisti per l’assegnazione del premio.

Qui altre informazioni.

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