Siamo ritornati alla base dopo i giorni della Fiera della Candelora di Martano.
Tantissime cose sono accadute in questi tre giorni, dal 5 al 7 febbraio.
Sono passati a trovarci ed a farci tante domande, curiosi, agricoltori locali ma anche esperti interessati al progetto BiodiverSO che continuiamo a portare avanti; bambini accompagnati da genitori e nonni incuriositi dalle forme e dai colori dei tantissimi ortaggi che abbiamo esposto; gente comune che, coltivando nel proprio orto le varietà tipiche della loro terra, si divertiva a riconoscerle e a mostrarle agli altri.
In tanti si sono fermati a raccontarci le loro storie personali, o quelle dei propri genitori, quelle di una vita passata a contatto con la terra, delle difficoltà e delle soddisfazioni, dei cambiamenti che hanno visto e vissuto attraverso il trascorrere degli anni.
Mugnuli, pestanache di Tiggiano, pomodori d’inverno, patate zuccherine, patate Desire, aglio locale, oltre a cicorie, cime di rape, zucche e tantissime altre varietà donateci dagli agricoltori locali per l’allestimento dello stand sono stati i protagonisti silenziosi che incorniciavano insieme agli antichi attrezzi dei coltivatori la mostra fotografica delle varietà locali e dei biopatriarchi.
Grande partecipazione anche al convegno che, oltre a presentare il lavoro che ha portato alla realizzazione dell’Almanacco BiodiverSO, è stato il momento per sottolineare l’importanza etica, sociale ed economica della custodia della biodiversità dei prodotti agricoli, grazie anche all’intervento del Biopatriarca Luigi Trovè.
Ringraziamo quindi il Comune di Martano e la direzione della Fiera per l’invito.
Qui per voi un riassunto fotografico.





















