Angelo Passalacqua, il filosofo contadino

La definizione è di Gabriella Lasagni, che così ha definito Angelo Passalacqua nel documentario “La biodiversità della Puglia” andato in onda il 3 dicembre 2014 per la nota trasmissione televisiva “GEO” su RAI3.

In effetti Angelo Passalacqua si dedica alla filosofia (“attività intellettiva mirante all’indagine critica e alla riflessione sui principi fondamentali della realtà e dell’essere”), la studia durante il tempo libero, la insegna in tante occasioni (nelle conversazioni con gli appassionati di natura, quando descrive le tante piante che ha nei suoi orti a Santeramo, nei seminari che tiene in giro per la Puglia), e la applica nell’attività di contadino. Anche in senso figurato Angelo è un filosofo contadino, perché sopporta e supera con serenità d’animo le difficoltà della vita e, forse anche per questo, porta le sue piante a superare gli stress ambientali e la competizione naturale.

Nonostante Angelo sia stato uno dei primi Biopatriarchi che abbiamo incontrato quando abbiamo avviato le attività di questo Progetto, lo presentiamo solo ora per tre motivi concatenati: 1) Angelo è molto riservato e non ama essere al centro dell’attenzione, per questo avevamo evitato di scrivere (bene) di lui; 2) Diversi colleghi e partner di questo e di altri progetti integrati sulla biodiversità vegetale attivi in Puglia lo hanno incontrato e hanno attinto notizie finalizzate alla tutela della biodiversità; 3) Il suo nome è spesso indicato, anche in questo sito, per riferire le attività sulla biodiversità agraria.

Ed eccoci quindi qui a parlare (finalmente) di Angelo Passalacqua.

Angelo coltiva tutto ciò che può e che riesce a superare le insidie del tempo. Coltiva varietà locali e esemplari esotici che riceve dai tanti contatti che ha in giro per il mondo e con cui scambia i semi. È un salvatore e scambiatore di semi. Generosamente, Angelo dona i suoi semi a che glieli chiede, non certo per avviare una coltivazione intensiva. Angelo poi non si limita a coltivare e a studiare le sue creature. Le fotografa, le porta a seme, le conserva e torna a studiarle.

Angelo Passalacqua è anche il creatore e il principale autore del blog amicidellortodue, altro luogo fondamentale per la biodiversità delle specie orticole, da non perdere.

Insomma, Angelo è al centro della biodiversità.

Angelo Passalacqua
Angelo Passalacqua con Gabriella Sonnante

4 Commenti su “Angelo Passalacqua, il filosofo contadino”

  1. Giovanni

    Bè, ho viaggiato in una sessantina di nazioni e quasi sempre alla dogana viene espressamente vietato il trasporto di semi, piante, animali o parti di animali. Per prevenire la diffusione di parassiti, specie aliene invasive, per evitare la contaminazione genetica locale…

  2. le piante, gli esseri più evoluti del pianeta, affidano il trasporto del proprio seme agli animali (uomo incluso) e agli agenti atmosferici.
    ad esempio molti uccelli, migrando anche in altri continenti portano nella loro cacca dei semini che diventeranno piante. è semplicemente il modo della natura di moltiplicarsi. l’homo sapiens sapiens forse non sapiens proprio tanto quanto pensa di sapere. non esistono davvero piante autoctone locali. sono tutte “autoctone” di questo pianeta.

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