Dopo diversi mesi di attesa, dalle sezioni di cambio prelevate dalla porzione mediana dal fittone della Carota di Polignano e poste in vitro su un substrato nutritivo agarizzato, arricchito in saccarosio e auxine, si è sviluppato il callo embriogenetico (Fig. 1).
Una volta prodotto, questo è stato trasferito su un mezzo nutritivo privo di ormoni per lo sviluppo degli embrioni somatici (Fig. 2). Questi “embrioni” si dicono somatici perché si ottengono, a differenza degli embrioni zigotici, senza fecondazione. Pertanto essi saranno identici alla pianta madre selezionata in partenza, garantendo una efficienza elevatissima della moltiplicazione del germoplasma prescelto, in quanto, potenzialmente, da ogni cellula somatica, o piccolo aggregato di cellule, è possibile ottenere una plantula.
Gli embrioni somatici prodotti sono stati trasferiti nuovamente per la conversione in plantule (Fig. 3).
Tutte le plantule di carota sono attualmente mantenute in vitro nella camera di crescita del laboratorio di micropropagazione e microscopia del Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali dell’Università di Bari Aldo Moro (Fig. 4).
- Fig. 1 Callo embriogenetico di Carota di Polignano
- Fig. 2 Sviluppo di embrioni somatici da callo di Carota di Polignano
- Fig. 3 Conversione in plantule degli embrioni somatici di Carota di Polignano
- Fig. 4 Plantule in vitro di Carota di Polignano ottenute da embriogenesi somatica
A cura di Claudia Ruta