Zollino, piccolo centro della Grecia salentina, è un vero scrigno di biodiversità. Nelle sue campagne, coltivate con i tipici legumi conosciuti in tutta la provincia e non solo, l’associazione culturale agroalimentare Nerò ha reintrodotto un’antichissima coltura: lo zafferano (Crocus Continua
Francesca Casaluci
Blog Nel giardino di Demetra
Demetra, come molti sanno, era un’antica divinità che rappresentava le messi e la forza generatrice della terra. Insegnò agli umani le tecniche agricole e dispensava ad essi ciò di cui necessitavano per sopravvivere. Demetra fece dunque un dono unico e incommensurabile: ortaggi, frutti, cereali, legumi; una miriade di prodotti in ogni continente, in ogni regione del mondo, che trasformano gli elementi in forme assimilabili da tutti gli esseri viventi e assicurano così la continuazione della vita su questo pianeta. Ma la grande diversità biologica (bio-diversità) non è solo frutto del sacco divino; è anche il risultato di una grande opera umana difficile da misurare. Selezionare, potenziare, migliorare, differenziare, riprodurre varietà rendendole adatte a condizioni disparate: è così che la diversità biologica è stata centuplicata da mani e da gesti di milioni di esseri umani in ogni tempo e in ogni parte del mondo. E con il mondo vegetale, l’umanità ha stretto rapporti che trascendono il solo utilizzo alimentare e che rientrano nella sfera della religione, della medicina, della cultura materiale e immateriale. “Nel giardino di Demetra” vuole indagare questi legami attraverso una ricerca etnobotanica alla scoperta di storie e suggestioni racchiuse nel mondo vegetale.
La coltivazione della Batata a Calimera
La Batata, o Patata dolce, è un tubero tradizionalmente coltivato nella provincia di Lecce. Grazie ad alcuni documenti, siamo in grado di stabilire l’anno esatto di introduzione in Terra d’Otranto di questa coltura originaria dell’America. Nel “Bollettino mensile della Continua
Francesca Casaluci
La zucca bottiglia tra Oriente e Occidente
La Lagenaria siceraria è un particolare tipo di cucurbitacea con fusto allungato e rampicante, a ciclo annuo. Fiorisce da giugno a settembre e produce frutti a forma di fiasco. Il suo nome deriva dal latino lagoena, che indicava particolari Continua
Francesca Casaluci
San Vito e la tradizione contadina
Il 15 giugno, giorno di San Vito, è un’altra tappa molto rilevante nel calendario contadino. Siamo vicini al solstizio d’estate, che verrà celebrato con San Giovanni tra circa una settimana, ambedue stazioni calendariali importanti e vissute con molta intensità. Continua
Francesca Casaluci
Le preziose tavole del Museo Orazio Comes
Il Museo Orazio Comes sorge nella Reggia edificata da Carlo di Borbone nella cittadina campana di Portici, in cui venne fondata, nel 1872, la Reale Scuola Superiore di Agricoltura. Questa venne successivamente riformata e trasformata prima in Istituto Superiore Continua
Francesca Casaluci
Per estrarre i “semi” della cicoria
Forse non tutti sanno che per estrarre i “semi” della cicoria c’è bisogno di un particolare procedimento. Donato Polimeno, agricoltore custode di Cutrofiano, in provincia di Lecce, ci ha mostrato come si fa. Vi illustriamo il procedimento con una Continua
Francesca Casaluci
Le Tavole di San Giuseppe
Nel Salento orientale e in alcune zone del tarantino, è usanza antica dedicare a San Giuseppe, in occasione della sua celebrazione, particolari pasti rituali. È così che il 18 e 19 marzo si rinnova una tradizione atavica. Chiunque voglia Continua
Francesca Casaluci
La fava nella trasmissione orale delle conoscenze contadine
Con la primavera, i primi ortaggi ad arrivare sulle nostre tavole sono le fave. Piantate in novembre, giungono a maturazione proprio in questo periodo, svettando nei campi su altre giovani piantine che invece vanno ora a dimora, come ad Continua
Francesca Casaluci
La Pestanaca e le feste della luce
La Pestanaca di Sant’Ippazio, come sappiamo, è un prodotto unico nel suo genere. Ne vantano la coltivazione soltanto tre piccoli paesi del sud Salento: Tiggiano, Corsano e Specchia. Oltre a quest’ottimo prodotto biodiverso, i tre piccoli paesi hanno in Continua
Francesca Casaluci
Storia della Carota di Tiggiano e di Sant’Ippazio (2 di 2)
La “Pestanaca” e Sant’Ippazio si collocano all’interno di rituali legati alla fertilità. Il ciclo delle celebrazioni religiose a cui è legata la “Pestanaca”, non solo coincide, come si è detto, con la maturazione della stessa, ma si inscrive all’interno Continua
Francesca Casaluci
Storia della Carota di Tiggiano e di Sant’Ippazio (1 di 2)
I prodotti della terra non sono solo elementi essenziali per la nostra sopravvivenza, ma racchiudono molteplici significati di carattere sociale, culturale, religioso, economico e politico. Essi sono a tutti gli effetti elementi culturali, prodotti sociali determinati storicamente, risultati di Continua
Francesca Casaluci
La divinazione con la cipolla nei giorni del solstizio invernale
Da sempre le notti intorno al solstizio d’inverno sono state cariche di significati e riferimenti simbolici. In particolare, è il periodo compreso tra i dodici giorni che vanno da Natale all’Epifania che, dall’antichità ad oggi, è stato celebrato come Continua
Francesca Casaluci
Il tortarello in un’offerta votiva del V sec. a.C.
Ecco un’importantissima testimonianza sull’utilizzo del “tortarello”, un tipo di melone immaturo, nel sud Italia già nel V sec. a.C. Il passaggio storico da un’economia di caccia e raccolta ad un’economia agricola e pastorale ha simboleggiato, per i popoli dell’antichità, Continua
Francesca Casaluci