Anche quest’anno, per il 29 giugno, l’Associazione Liquilab di Tricase ci ha gentilmente invitato di partecipare alla IV Edizione della “Fera de SanPietru e Poulu”. Non è sicuramente quell’antica fiera che, fuori dal centro abitato, faceva incontrare venditori di bestiame, artigiani e contadini in un’esposizione delle loro mercanzie ma, allo stesso modo, l’evento aggrega la comunità nel caratteristico centro storico del paese attorno ad aziende locali, artigiani e contadini in veste moderna. Come sempre, a parlare del Progetto BiodiverSO e dei PSR della Regione Puglia sarà la mostra che realizzeremo con un’esposizione di varietà orticole locali, corredata di pannelli esplicativi e foto, ma, soprattutto, le aziende agricole che hanno fatto propri i principi dei progetti di conservazione, caratterizzazione e valorizzazione delle varietà salentine e che collaborano con noi, impegnandosi a recuperarle ed a mantenerle in vita anche solo per un motivo etico-sociale.
Si può dire che in questi ultimi due anni, i custodi locali che hanno interagito con il DiSTeBA si relazionano e scambiano le varietà, in una sorta di rete locale che si basa solo sulla necessità di confrontarle per poi mantenerle in coltura. Così, le varietà in esposizione (con cartellino riportante nome scientifico, varietale, provenienza e custode) rimanderanno ai veri custodi che saranno lì a venderne i prodotti: Emiliano Gira (Nardò), Calò e Monte (Zollino), Orti di Beppe (Tricase), Masseria Nonno Tore (Tricase), Antonio Manco (Melissano), Azienda Sante Le Muse (Morciano), Giuseppe Gemma (Sternatìa), Masseria La Torre (Maglie), Giuseppe Maggiulli (Muro leccese), l’Associazione Banca dei Semi Salentina (Giuggianello), Vivai CoViSer, il gruppo che ha creato il marchio per il “Pisello secco di Vitigliano”, rappresentato da Giuseppe Bene, studenti dell’Istituto Tecnico Agrario “E. La Noce” di Maglie e studenti dell’Istituto Tecnico Agrario “Presta-Columella” di San Pietro in Lama. La ciliegina sulla torta sarà la presenza di Daniele Rizzo di Tricase che proporrà le sue birre artigianali alla “Pestanaca Santo Ippazio” e al “Carciofo di Tricase”.
Anche stavolta, il Progetto BiodiverSO… vi “prenderà per la gola”.
