Caratterizzazione delle accessioni di barattiere della Società Cooperativa Agricola “Progresso Agricolo”

Sono concluse le attività di caratterizzazione delle accessioni di barattiere provenienti da tre campi catalogo messi a disposizione dai soci della Società Cooperativa Agricola “Progresso Agricolo” di Fasano.

Il campionamento del materiale vegetale da sottoporre alle analisi morfologiche e qualitativo-nutrizionali è stato effettuato dai ricercatori dell’Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari (ISPA) del CNR di Bari.

I campi catalogo scelti per il campionamento, situati in agro di Monopoli, Fasano e Carovigno, presentavano caratteristiche pedoclimatiche simili, con terreni di medio impasto sui quali viene praticata l’irrigazione con acque di qualità non sempre elevata.

A seguito dei campionamenti, tutte le analisi sono state effettuate presso le strutture dell’ISPA; parte presso i laboratori della sede di Bari e parte presso il laboratori dell’azienda sperimentale la “Noria” di Mola di Bari.

Alla raccolta commerciale sono stati misurati alcuni parametri biometrici-produttivi e morfologici, nonché quelli relativi al colore, sostanza secca, principali zuccheri e cationi inorganici.

Il contenuto di sostanza secca è risultato mediamente pari al 7% mentre il contenuto di potassio (elemento minerale importante per la salute umana) in tutte le accessioni esaminate è stato sempre superiore a 1 grammo per chilogrammo di prodotto fresco.

Il contenuto di sodio è stato ovviamente influenzato dall’impiego delle acqua salmastre, che notoriamente contengono quantità più o meno elevate di cloruro di sodio ma che contribuiscono a “migliorare la sapidità del prodotto”.

Basso infine è risultato il contenuto dei principali zuccheri presenti nel peponide (glucosio e fruttosio); questa caratteristica candida il barattiere come alimento indicato nelle diete a basso apporto di zuccheri.

Nel corso dei diversi sopralluoghi in campo è emersa la consuetudine di consumare i peponidi anche se molto piccoli. In tal caso, oltre al mesocarpo viene consumata anche la parte centrale del frutto, con i semi ancora abbozzati e placenta deliquescente; per questa particolare caratteristica gli agricoltori locali hanno coniato il termine di “caviale verde”.

Rilievo morfologico
Analisi colorimetrica
Caviale verde

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