Primi risultati della caratterizzazione morfologica e chimica degli ecotipi di ‘Cipolla bianca di Margherita’ condotta nel corso del 2014 dal gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze Agrarie, degli Alimenti e dell’Ambiente della Università di Foggia.
Sono stati interessati gli ecotipi Aprilatica, Maggiaiola, Giugnese; non è stato possibile invece reperire l’ecotipo Agostano che sta progressivamente scomparendo dalla coltivazione a causa della scarsa competitività sul mercato rispetto alle produzioni di cipolla provenienti da altre regioni.
Per i bulbi di ‘Cipolla Bianca di Margherita’, che si fregia del marchio ‘Prodotti di Qualità Puglia’, si conferma la peculiare dolcezza soprattutto per l’ecotipo Aprilatica (9 °Brix) rispetto alla Giugnese (8 °Brix) e per i bulbi di dimensioni più piccole (5-7 cm di diametro).
Il contenuto di acido piruvico, che ne conferisce la caratteristica pungenza, è in media pari a quasi 13 mg per 100 g di peso fresco ma i bulbi della Giugnese presentano valori superiori (20 mg per 100 g di peso fresco).
Il contenuto medio di vitamina C è di 20 g per 100 g di peso fresco anche se più ricchi risultano i bulbi raccolti nei mesi iniziali della primavera.
Le condizioni climatiche avverse di questa annata a causa della elevata piovosità nel periodo primaverile hanno pregiudicato la conservabilità dei bulbi che normalmente vengono lasciati in campo ad “asciugare” prima di essere sottoposti alla lavorazione e confezionamento.