Caratterizzazione qualitativa del cece verde

Presso il Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro è in corso un lavoro di caratterizzazione qualitativa di accessioni di cece verde (Cicer arietinum L.) provenienti da diversi agricoltori pugliesi.

Va detto che per “verde” si intende il seme che ha raggiunto uno stadio di maturazione tale da permetterne il consumo come alimento, alla stessa stregua di quanto avviene per i piselli e le fave novelle.

In alcune zone della provincia di Bari il cece verde viene tradizionalmente consumato crudo e viene venduto in fasci con i baccelli ancora attaccati alla pianta; si utilizzano, in particolare, le varietà locali che a maturazione fisiologica formano il seme col tegumento nero.

È opportuno ricordare che il cece è uno dei legumi più antichi e attualmente risulta essere la terza leguminosa al mondo per produzione totale, dopo soia e fagiolo. Vi è poi da dire che si tratta di una specie rustica che ben si adatta a terreni poveri e marginali, come quelli della nostra Murgia e delle terre rosse.

Sulla base dell’importanza di tale specie e delle informazioni etnobotaniche inerenti il consumo del cece verde in Puglia, con la prosecuzione del progetto BiodiverSO sono in corso delle analisi per determinare alcune caratteristiche nutrizionali e qualitative.

Lo scopo è quello di ottenere un ampio profilo qualitativo-nutrizionale di questo ortaggio “inusuale”, coerentemente con la necessità di caratterizzare le risorse genetiche vegetali della Puglia. I risultati, inoltre, rappresenteranno il punto di partenza per valutare l’attitudine alla trasformazione del cece verde al fine di ottenere un nuovo prodotto agro-alimentare, in sinergia col progetto InnoBiOrt

Baccelli di cece verde
Baccelli di cece verde
Semi di cece verde
Semi di cece verde

 Foto di Beniamino Leoni

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