Il carciofo selvatico (o cardo selvatico, Cynara cardunculus var. sylvestris), pianta da cui sono stati domesticati il carciofo e il cardo coltivati, può formare estese popolazioni naturali in Puglia e in altre regioni dell’Italia centro-meridionale. I capolini del carciofo selvatico, benché spinosi e di gran lunga più piccoli di quelli del carciofo, vengono raccolti dalle piante spontanee e cucinati o conservati sott’olio. Il sapore intenso compensa ampiamente i disagi sopportati durante la raccolta e la pulitura.
Molti altri tipi di cardi selvatici, appartenenti a diversi generi tassonomici, esistono in natura e di alcune specie si consumano le foglie giovani dopo aver allontanato le spine.
E c’è anche chi queste piante spontanee prova a farle crescere nel proprio campo. Nelle nostre perlustrazioni del territorio abbiamo incontrato Angelo Passalacqua di Santeramo in Colle, un “seed saver”, un “salvatore di semi”, che questi cardi selvatici ed altre Asteraceae (e non solo) li ha piantati nel suo terreno sulla Murgia, li consuma e li moltiplica contribuendo alla salvaguardia delle risorse genetiche vegetali.
Angelo, un concentrato di conoscenze e sapere sulle piante utilizzate dall’uomo, non opera un processo di selezione sulle piante spontanee, ma le lascia crescere “da sole” come in natura. Nella sua proprietà, tra le varie specie di Asteraceae, oltre al carciofo selvatico, convivono il cardo mariano, il cardoncello e l’onopordo, il boccione minore e quello maggiore, il “sivone”, ed altre cicorielle selvatiche.
Inoltre, Angelo conserva anche numerose varietà locali di diverse piante da frutto e da orto.






buonasera
vedo che lei parla del cardoncello murgiano come varietà di asteraceae e non come ‘il cardo selvatico appena nato’, come dicono alcuni.
Mi può dare cortesemente qualche ulteriore informazione?
siamo interessati con gli amici solo per cultura.
grazie
saluti Aldo
Il termine viene utilizzato per indicare diverse specie, dal “carciofo selvatico” al (vero) cardoncello. Maggiori informazioni le abbiamo inserite in altri post. Ad esempio in questo: https://biodiversitapuglia.it/cardoncello-nellelenco-nazionale-dei-prodotti-agroalimentari-tradizionali/
desidero sapere se spedite piantine di Carciofi selvatici spinosi dei cardi ed il prezzo Si ringrazia viamente
Non siamo dediti alla vendita. Stiamo portando avanti un progetto di ricerca per la Regione Puglia.
Abito in Veneto ma camminando per aree incolte delle Puglia mi sono imbattuto in un fungo che localmente viene chiamato cardoncello.
Sempre in Puglia, attraversando un paese di cui non ricordo il nome, ho visto da un fruttivendolo una cesta di erbe allo stato di rosette di foglie basali pure dichiarate cardoncelli. Incuriosito, ho chiesto al fruttivendolo se vi fosse una ragione di questa omonimìa. La spiegazione ricevuta non mi è stata completamente chiara, ma mi è parso di capire che fra le due specie vi fosse una qualche relazione simbiotica, nell’ambito della medesima area di crescita. Mi può illuminare in merito?
Il fungo cardoncello viene così chiamato perché vive in prossimità di piante di cardi selvatici appartenenti a diverse specie, tra cui lo Scolymus hispanicus. Quest’ultimo è denominato comunemente cardoncello, da cui ha preso il nome anche il fungo
Tutti i cardi selvatici sono mangiarecci? Grazie.