Il cavolo riccio dell’Azienda Agricola Lama Chiara di Noci. Proseguono le attività di conservazione e in situ

Sono giorni di ultimi tagli per il cavolo riccio, specie preservata dall’Azienda Agricola Lama Chiara di Noci, nell’agro della Murgia, in provincia di Bari.

Dopo essere stato grande protagonista dell’orto autunnale allietando le tavole grazie al suo sapore dolce e alle sue proprietà nutritive e antiossidanti, ne restano armai poche piante, utili ad assicurare la produzione del prezioso seme.

Ricordiamo che l’azienda Lama Chiara ha sottoscritto un contratto di conservazione in situ (Attività 8) con il partner del progetto BiodiverSO Agriplan srl.

In tantissimi nei mesi scorsi lo hanno apprezzato abbinato alle fave bianche, il piatto tipico dei contadini e della povera gente fino agli anni ’50; una pietanza che andava consumata anche fredda e che a volte si mangiava come merenda durante le ore di lavoro nei campi. Una tradizione che porta con sé il sapore del nostro territorio e che l’Agricola Lama Chiara continua a preservare e tramandare.

In questi primi giorni di febbraio si notano già i tipici fiori gialli da cui fuoriusciranno dei “baccelli”, molto simili a fagiolini, che conterranno i semi da custodire e utilizzare per la prossima semina.

Questo è il momento dell’anno in cui gran parte del terreno riposa in preparazione dell’orto estivo; ma con le temperature miti degli ultimi giorni, stanno già spuntando e crescendo le prime piante di fave e piselli che profumano anticipatamente dell’attesa primavera.

 

Fonte: Azienda Lama Chiara di Noci

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