Nel corso delle attività di prospezione territoriale alla ricerca di varietà locali di interesse per il progetto BiodiverSO, nel mese di settembre abbiamo visitato nuovamente l’azienda agricola Alò, ubicata in contrada L’Assunta a Monopoli (BA), a pochi passi dal mare. Come già raccontato in un precedente articolo, l’azienda è condotta da Giovanni e Vito, rispettivamente padre e figlio, che condividono la passione per l’agricoltura, ed in particolare per la coltivazione di varietà orticole tradizionali da valorizzare sui circuiti commerciali locali.
Vito Alò ci consegna alcune accessioni di cima di rapa “Fasanese”
Come ben noto, le popolazioni di cima di rapa (Brassica rapa L.) prendono spesso il nome dalla località di coltivazione, dalla durata del ciclo colturale, dall’epoca di raccolta, dalle dimensioni dell’infiorescenza o dall’insieme di due o più di queste caratteristiche. In particolare, si utilizzano i termini ‘Quarantina’, ‘Sessantina’, ‘Novantina’, ecc., per indicare la durata media del ciclo dalla semina alla raccolta dell’infiorescenza principale; oppure ‘di Natale’, ‘Marzaiola’ o ‘di Aprile’ per indicare l’epoca media di raccolta; o, infine, ‘a cima piccola’ o ‘a cima grossa’ per indicare le dimensioni dell’infiorescenza principale.
Ad esempio, nel testo ‘Orticoltura’ dei proff. Bianco e Pimpini (Patron editore, 1990) sono presentati i dati produttivi relativi ad alcune popolazioni pugliesi, tra le quali sono citate la ‘Fasanese a cima piccola’ e la ‘Tardiva di Fasano a cima grossa’, entrambe medio-tardive come epoca di maturazione, ma abbastanza diverse in termini di dimensioni dell’infiorescenza principale.
Tabella estratta dal testo ‘Orticoltura’ di Bianco e Pimpini (Patron editore, 1990), in cui sono menzionate alcune popolazioni ‘fasanaesi’ di cima di rapa.
In occasione della visita di settembre, Vito Alò ha consegnato al progetto BiodiverSO diverse accessioni di cima di rapa (Brassica rapa) della varietà locale “Fasanese”, di cui riproducono e conservano il seme da decenni, coltivandola tipicamente in modo ‘promiscuo’ con le file alternate agli oliveti secolari della zona. In particolare.
Nell’azienda Alò, la cima di rapa “Fasanese” è coltivata in modo ‘promiscuo’ tra gli oliveti secolari del litorale di Monopoli.
La cima di rapa “Fasanese” presenta tipicamente delle grosse infiorescenze prodotte sullo stelo principale.
Vito Alò ha consegnato in particolare quattro selezioni di cima di rapa ‘fasanese’, distinte in funzione della durata del ciclo (dalla semina alla raccolta dell’infiorescenza principale) in ‘50 giorni’, ‘90 giorni’, ‘120 giorni’ e ‘di Aprile’. I semi, consegnati in piccole bustine opportunamente identificate, sono stati acquisiti dai tecnici del DISAAT per la loro successiva conservazione ex-situ secondo le procedure previste dal progetto.
Immagine delle bustine contenenti i semi delle quattro selezioni di cima di rapa ‘fasanese’, distinti in funzione della precocità di produzione.
Anche la bietola ‘barese’ e ‘selvatica’ nella tradizione colturale locale
Oltre alla cima di rapa, Vito Alò ci ha consegnato anche un campione di seme di bietola da costa (Beta vulgaris L. var. vulgaris) della tipologia ‘barese’ (cosiddetta ‘paesana’), ed un campione di seme di bietola ‘selvatica’ che pare essere molto comune ed apprezzata a livello locale.
Immagine delle bustine contenenti i semi di bietola da costa ‘selvatica’ e ‘paesana’ (tipologia ‘barese’) consegnati da Vito Alò al progetto BiodiverSO.

Lungo i bordi dei campi e dei muretti a secco, è facile incontrare piante di bietola ‘selvatica’, un ortaggio spontaneo consumato abitualmente a livello locale.
(A cura di AGRIS soc. coop.)