Parlare di “Cipolla rossa di Acquaviva” in questi giorni significa poterne osservare direttamente in campo la raccolta, rimanere stupefatti dall’ampia variazione genetica relativa alle dimensioni e al colore dei bulbi e dalla loro serbevolezza. Tutto questo anche se l’attuale annata agraria non è stata delle migliori a causa del continuo maltempo, che ha causato enormi danni alla coltura, non ultimi quelli derivanti dalla peronospora.
Il DiSSPA dell’Università di Bari ha cominciato a occuparsi della cipolla di Acquaviva tre anni fa quando, anche per l’attività svolta dal compianto Dr. Paolo Resta (Ricercatore del DiSSPA), ebbe a concretizzarsi per puro spirito scientifico un inizio di collaborazione tra il suddetto Dipartimento, nella persona del Prof Ricciardi, e l’Associazione dei Produttori della Cipolla Rossa di Acquaviva, capeggiata dal Presidente Sig. Vito Abrusci. Le tematiche di ricerca da considerare erano e sono numerose, ma gli aspetti del miglioramento agronomico, genetico e della produzione sementiera rimangono di grande attualità e d’importanza fondamentale per l’affermazione di questo prodotto tipico pugliese sui mercati nazionali.
Importanti ricerche di tipo genetico e di breeding partecipato sono in corso su detto ortaggio e, in particolare nell’ambito dell’attività 01 del progetto BiodiverSO, grazie alla partecipazione dell’Azienda Iannone e alle intese intercorrenti tra il DiSSPA e l’Associazione dei Produttori (Sigg. Iannone, Capozzo, Nardulli, Colapietro, Cornacchia, Palmirotta/Valentino, Lovecchio, Martielli, etc.), è stato possibile rintracciare nell’agro di Acquaviva delle Fonti, nelle zone maggiormente vocate per la coltivazione, i principali siti in cui sono coltivate e autoriprodotte da tempi lontani differenti popolazioni di cipolla di Acquaviva. Queste popolazioni sono le stesse che significativamente contribuiscono tuttora a condurre importanti azioni di commercializzazione messe in atto dall’Associazione anche con importanti Partner della grande distribuzione organizzata.
Tutte le popolazioni sono state censite, georeferenziate, raccolte e già allevate presso i campi dei Donor, dell’Azienda Iannone e l’Azienda Sperimentale Martucci dell’Università degli Studi di Bari per il rilievo dei principali descrittori e per la loro caratterizzazione genetica.
Parlando della “Cipolla rossa di Acquaviva” è da evidenziare il grande lavoro messo in atto in questi anni dalla suddetta Associazione, che ha affrontato efficacemente problematiche quali: la standardizzazione delle modalità di riproduzione del seme, l’omogeneizzazione ed uniformità del prodotto, il raccordo per la variazione dell’offerta produttiva, tentando anche in via limitata ma apprezzabile la trasformazione industriale del prodotto. Si ricorda che grazie all’intraprendenza fuori dal comune e ai notevoli sforzi compiuti dagli agricoltori dell’Associazione, sin dal 2002 la cipolla rossa di Acquaviva è inserita nell’elenco dei prodotti tradizionali pugliesi e nazionali, mentre dal luglio 2004 è presidio Slow Food: “Cipolla Rossa di Acquaviva” e ogni anno sono innumerevoli le presentazioni di questo produzione tipica pugliese nelle principali manifestazioni gastronomiche nazionali ed internazionali. Inoltre l’azienda agricola Iannone Anna è concessionaria del marchio: “Prodotti di Qualità Puglia”, prima in fase sperimentale e dal 2013 in convenzione con concessione n. 1300110R0AS. A queste persone laboriose, alcune delle quali ritratte in foto e su cui ci intratterremo prossimamente con altri articoli, il DiSSPA rivolge un sentito ringraziamento per la proficua collaborazione in atto che, soprattutto con la conduzione delle attività di BiodiverSO, servirà sempre più a qualificare la coltura e le sue produzioni anche al di fuori del territorio regionale.


