La senape rossa, ultima delle quattro Brassicaceae confrontate in serra in coltivazione senza suolo, ha stupito per le dimensioni e la croccantezza delle foglie. Commestibile cruda probabilmente solo come baby leaf, a causa del sapore intenso di senape piccante, come pianta adulta è preferibile consumata cotta e le dimensioni delle foglie suggeriscono impieghi come involtini, simili a quelli di foglia di verza.
La colorazione rossa delle foglie nella coltivazione in serra è risultata attenuata. Infatti, la sintesi degli antociani, responsabili della colorazione rosso-violacea su lamina e picciolo, è in genere attenuata in serra, a causa sia dell’ombreggiamento sia della eventuale presenza di filtri UV nella plastica di copertura. A seguito della constatazione degli effetti inibitori sull’accrescimento delle piante da parte dei raggi UV, sono stati inseriti nelle plastiche di copertura delle serre specifici filtri che, oltre a stimolare l’accrescimento, riducono la sintesi di pigmenti come antociani e clorofille. Questa è la ragione per cui gli ortaggi da foglia prodotti in serra presentano spesso una colorazione meno intensa. Comunque il colore della senape è stato caratterizzato da valori distinti dei parametri colorimetrici (valori di a* meno negativi e di b* maggiori e minore saturazione) rispetto alle altre specie confrontate nella prova.
Il peso fresco medio di una pianta è stato un po’ più basso di quello misurato in mizuna (300 vs 380 g), d’altra parte corrispondente ad un numero di foglie decisamente più basso (11 vs 82). Le foglie di senape rossa hanno accumulato poca sostanza secca (quasi 6,0 g) e poco più di 20 µg di iodio per 100 g di prodotto fresco.

