Conservazione in-situ di varietà locali

Il tecnico incaricato da Apofruit Italia nell’ambito dell’attività 8,  conservazione in-situ di risorse genetiche vegetali  (RGV) autoctone a rischio di erosione, ha individuato le aziende disponibili per la conservazione in situ delle RGV che sono allo studio all’interno del Progetto. Il tecnico, durante le ispezioni nelle aziende, si è confrontato con gli agricoltori, informandoli sulle principali finalità del progetto BiodiverSO e in particolare sull’importanza dell’attività di risanamento delle specie vegetali presenti sul territorio pugliese, al fine di ampliare e salvaguardare la base genetica del comparto orticolo.

Il tecnico ha inoltre rilevato l’importanza e il ruolo della figura dell’agricoltore in questa fase del Progetto, dove egli rappresenta la parte attiva perché assolve la funzione di “custode” della risorsa vegetale. Ha quindi sottolineato l’importanza della fase di risanamento, che permetterà di migliorare la tolleranza agli stress biotici e abiotici fornendo un contributo per preservare le produzioni orticole tipiche regionali.  Infine ha evidenziato le peculiarità degli ecotipi agrari locali che sono stati individuati, i quali conferiranno una loro identità culturale legata al territorio e alle tradizioni locali pugliesi.

Nel periodo di riferimento sono state individuate n. 3 aziende del territorio  e altrettante n. 3 risorse vegetali (RGV) di seguito indicate:

  • Fava di Conversano: è una varietà rustica e molto resistente, utilizzata per il consumo fresco ad uso alimentare.
  • Rucola la Paesana: questa varietà locale di rucola detta “la Paesana” è principalmente coltivata nei territori di Noicattaro e Mola di Bari.
  • Bietolina barese ecotipo Fasano: è una varietà rustica si caratterizza per le buone qualità alimentari, ha un sapore e aroma dolce ed una consistenza fibrosa.

Le aziende individuate, che partecipano al Progetto, si sono impegnate per la conservazione in situ delle RGV a rischio di erosione genetica. L’agricoltore dovrà svolgere l’attività in conformità a quanto indicato dalle Linee Guida nazionali e nel rispetto delle tecniche tradizionali di conservazione.

Nel momento in cui le aziende hanno iniziato la conservazione del materiale genetico, i campi per la conservazione in situ sono stati identificati con un’apposita cartellonistica creata per segnalare l’azienda agricola coinvolta nel progetto e la risorsa genetica conservata.

Di seguito si riportano alcune foto scattate dal tecnico durante i sopralluoghi nelle aziende agricole del territorio coinvolte nel progetto.

 

 

 

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