Coop. Sant’Agostino: una bella esperienza tutta andriese

È sempre bello parlare di terreni confiscati alla mafia e scriverne dà un senso di libertà. Non a caso l’associazione che si occupa di antimafia e legalità in Italia si chiama “Libera: associazioni nomi e numeri contro le mafie”.

Dopo aver raccontato dell’esperienza di Valenzano, parliamo di un altro bell’esempio di riutilizzo sociale di beni confiscati.

In contrada Scinati, ad Andria, un gruppo di amici cresciuti nella parrocchia Sant’Agostino si è rimboccato le maniche e a suon di zappe e letame ha ridato fertilità a 3 ha di terreno confiscato alla mafia dove, con il patrocinio di Libera Terre, producono ceci, cime di rapa e dell’ottimo olio extravergine di oliva oltre che svariate conserve ottenute con i loro prodotti. Ceci prodotti dalla cooperativa

Oggi stampa, politici e opinione pubblica parlano e dibattono di come risolvere il problema della disoccupazione giovanile. Ad Andria, con l’aiuto della Caritas Diocesana, l’utopia del lavoro è diventata realtà grazie ad un terreno confiscato alla mafia. “La terra a chi la lavora” si recitava negli anni ’70. E i giovani che producono eccellenze la meritano, non solo per la bontà dei loro prodotti freschi ottenuti in regime di agricoltura biologica ma anche per l’impegno nella valorizzazione e promozione delle produzioni locali tipiche: l’olio extravergine di oliva, i patè di olive, la “bomba murgiana”  e la passata di pomodoro.

Un g(i)usto di bontà e legalità, che condisce ogni piatto preparato con i loro ingredienti.

La  loro esperienza è anche un atto di forte denuncia per i tanti terreni abbandonati che ci sono nei paesi della provincia, basati un tempo su una economia prettamente agricola e che potrebbero consentire a tanti giovani di integrare il loro reddito con sacrificio e tenacia: la terra per riscattare i più deboli e dare fiato e fiducia alle economie locali.

Il sogno di una occupazione, di un lavoro, di promuovere il territorio, di far reddito in un comune difficile come quello di Andria ha spinto questi ragazzi ad unirsi per condividere un percorso cooperativo, democratico e condiviso. “Un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso.” E loro stanno vincendo, contro le mafie e dando speranza a tanti altri giovani della loro comunità.

Buon lavoro ragazzi!

 

 

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