Chi coltiva fave le conosce bene. Oggi parliamo nuovamente delle orobanche o succiamele delle fave. …


Chi coltiva fave le conosce bene. Oggi parliamo nuovamente delle orobanche o succiamele delle fave.
Orobanche deriva dal greco òrobos (legume) e ànchein (che stringe), per la sua caratteristica di strozzare e strangolare le piante su cui vive. In alcune zone a sud di Bari è chiamata “la nera”, molto probabilmente per i problemi che crea agli agricoltori.
In alcune annate i danni di questo parassita possono essere rilevanti: basti considerare che quattro turioni su una pianta possono ridurre anche a metà la produzione di seme.
E allora, se non possiamo mangiare le fave, perché non mangiare le orobanche?






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