Della pianta delle zucchine si usa proprio tutto: a Bisceglie, dalle piante delle zucchine ormai sdr…


Della pianta delle zucchine si usa proprio tutto: a Bisceglie, dalle piante delle zucchine ormai sdradicate, perché alla fine del loro ciclo produttivo, ammassate sui banchi degli ortolani, recuperano le parti più tenere (i fiori rimasti, le cime, le foglie giovani, le piccole zucchine ancora presenti e gli steli cavi liberati dalle parti fibrose). Le chiamano “sovèirchie de checòzze”.
Il tutto si fa cuocere in acqua abbondante mentre, a parte, in una padella, si fa soffriggere qualche spicchio d’aglio dove si aggiungerà del pomodorino che si lascia appassire un po’; nella pentola dove cuociono le “sovèirchie” si versa la pasta cruda per la cottura, solitamente le orecchiette; quando tutto è cotto si scola, si unisce al pomodorino soffritto e si salta brevemente in padella; al momento di portare in tavola si condisce con del cacio fresco e, per impreziosire la portata, si decora con fiori di zucca crudi. Un piatto poverissimo ma di un bell’effetto visivo e ricco di sapore.
Tratto dal libro “A tavola nella piana della provincia B.A.T.” di Vito Buono (Levante Editori, Bari, 2008).





Fonte

4 Commenti su “Della pianta delle zucchine si usa proprio tutto: a Bisceglie, dalle piante delle zucchine ormai sdr…”

  1. Oltre che dalle piante di zucchine nel tardo autunno lo faccio anche con quelle delle zucche

  2. E se provo con steli e foglie anche se la pianta non è sradicata? Domani la sentenza

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