Il finocchietto è un mito! Non solo perché ha rappresentato e tuttora rappresenta un ingrediente ins…


Il finocchietto è un mito! Non solo perché ha rappresentato e tuttora rappresenta un ingrediente insostituibile per preparazioni gastronomiche tradizionali come calzoni e taralli. O per le sue doti rinfrescanti, carminative e rigeneranti, riportate nei testi di fitoterapia. Plinio nella sua “Storia naturale” ne esalta addirittura le proprietà afrodisiache. Al suo nome si lega anche l’origine della Maratona: in greco, infatti, il termine “Marathon” significherebbe “piana dei finocchi”. I gladiatori, invece, prima di scendere nell’arena si facevano una bella scorta di semi con la speranza di “infinocchiare gli avversari”. Ma l’origine del suo mito risale all’Olimpo ed è legato ad una beffa ad opera di Prometeo nei confronti di Zeus. Pare, infatti, che al capo supremo dell’Olimpo l’astuto Prometeo abbia letteralmente rubato il fuoco per donarlo agli uomini, mettendo a segno il più grande furto di tutti i tempi. Ma come ci riuscì? Semplice, una scintilla della sacra fiamma fu nascosta da Prometeo nella cavità di un gambo di finocchietto selvatico. E fu così che da quel giorno il fuoco non fu soltanto un privilegio degli Dei, diventando una risorsa per tutta l’umanità. Sembra che grazie a questo iniziò la pratica della cottura dei cibi e nacque la gastronomia. Ma questo è solo un mito…



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3 Commenti su “Il finocchietto è un mito! Non solo perché ha rappresentato e tuttora rappresenta un ingrediente ins…”

  1. Bravi …Complimenti…👍👍👍io ho l’ho seminato in un vaso…ora ho un’enorme cespuglio….😍😍😍

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