Nella zona del Gargano settentrionale è coltivata, apparentemente solo da pochi anni e sporadicamente, la “savsodde” (salicornia), una pianta selvatica alofita, ben adattata agli ambienti salmastri. Tradizionalmente, in gran parte della Puglia, si raccoglie la parte tenera degli steli della pianta selvatica che cresce lungo il litorale. Tuttavia, in alcune particolari aree nei pressi del lago di Lesina, a nord di San Nicandro Garganico (FG), la “savsodd” cresce bene anche se coltivata opportunamente a partire dal seme. Gli steli teneri e carnosi che produce diventano ingredienti ideali per la preparazione di insalate crude o sbollentate, ma soprattutto dei famosi e ricercati vasetti sott’olio di questa specialità. Anche se, a detta di molti, come spesso accade, la salicornia spontanea è di gran lunga più saporita di quella coltivata. La salicornia sott’olio è registrata nell’atlante dei prodotti agroalimentari tradizionali di Puglia. Grazie alle sue proprietà nutritive e antiossidanti, nonché all’adattamento a terreni marginali e a condizioni di elevata salinità, la salicornia è considerata “cibo del futuro”.
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Molto complicata da adoperare in quanto anche dopo averla sbollentata a lungo conserva un fastidioso filamento interno che è impossibile da sfilare da crudo e molto difficilmente anche da cotto…
Prodotto eccezionale il mio congelatore è sempre fornito
stupenda…io la uso anche in preparazioni di pesce,come pasta con le vongole,come detto va sbollentata prima e bisogna saper dosare il sale perchè è molto sapida….
Angelo Acquaviva se ne parlava tempo fa. Ricordi?
?Ricordo di averla gustata in una fantastica vacanza trascorsa in Puglia nel 2002!!☺️
Li sausani, in salentino
fantastica la salicornia sott’olio mangiata a Vico, ho visto che un famila a Bari la vende sul banco del pesce.
Quanta ne ho fatta sul Litorale di Torre Fortore e su quello del lago di Varano!!
????mia mamma fa i barattoli sott’olio tutti gli anni
Apparentemente coltivata da pochi anni… Mio nonno la coltivava già negli anni 60
Ricordo solo di raccoglierla con molta moderazione. La salicornia (sono numerose le specie nominate con questo nome comune) è una pianta che vive in habitat protetti dalla Comunità Europea. Chi scrive ho fatto “due sacchi” ha fatto una cosa che non va bene ? e che non va soprattutto fatta ma bisogna limitarsi ad una raccolta molto limitata.
Io l’ho condivisa a pranzo con i miei colleghi di lavoro. È stato un successo! ?
Mi dispiace dissentire per il nome dialettale della salicornia pronunciato sul vostro post. Questa pianta, nata sulle rive dei due laghi settentrionali garganici e da parecchi anni selezionata, coltivata e commercializzata da due popolazioni (lesinese e sannicandrese), è appellata rispettivamente: “zav’zarill’ e zauzaridd’. Ischitella: saveduzz’. Cagnano Varano: sciuvl’. Il suo nome scientifico, identificato recentemente dai ricercatori del CNR-IDBR di Bari, è: Salicornia patula. Lavoro pubblicato su: Genet Research Crop Exel (2017) 64:1465-1472. La specie “fruticosa” vive nel Sud della Puglia.
A Cagnano dichiamano sav’zodd’
La coltivo e faccio anche il seme e preparo barattoli con aceto da 500 g.
Buoni i zauzariddi