Sono tanti i giochi che facevamo da bambini, in campagna, con le cose più semplici. Uno, in particolare, sapeva di magia, di prestidigitazione: in primavera, prendevamo una spiga di orzo selvatico (Hordeum murinum), la mettevamo tra i palmi delle mani aperte e unite e con un impercettibile movimento alternato delle mani vedevamo la spiga spostarsi velocemente, verso di noi, quando il fusticino della spiga era rivolto verso l’interno, o verso l’esterno, in caso contrario. Che magia: provate a vedere in sequenza le foto…

Prova dimostrativa di mio figlio: la spiga gli è salita all’interno della manica di camicia. Ho dovuto svestirlo per metà per recuperarla
ricordi d’infanzia…
Letto in un commento a questa notizia condivisa: Mario Delfine ricordo un gioco simile; si metteva una spiga nella manica e si agitava dicendo.” Cataren salm sop!” e la spiga saliva fin su alla manica.
Un passatempo davvero molto diffuso in Puglia! A voler essere pignoli, il gioco funziona certamente bene con le spighe ruvide e setolose dell’orzo peloso (Dasypyrum villosum). Mentre ricordo che le specie del genere Hordeum lasciano il prestigiatore piuttosto deluso ;)