Giuseppe de Ruvo e le sue “cime” da Molfetta

Siamo stati a Molfetta, in provincia di Bari, presso l’orto del signor Giuseppe de Ruvo, un biopatriarca di 78 anni. Il signor De Ruvo ha un piccolo appezzamento a lato del mare, sulla strada che da Molfetta porta a Bisceglie.

Nel suo piccolo orto, rialzato di una ventina di centimetri per limitare i danni da allagamento quando il mare è in burrasca, Giuseppe de Ruvo coltiva due particolari tipologie di cavolfiore: la “cima di mezzo tempo” e la “cim de corv”. La “cima di mezzo tempo” è la prima ad essere raccolta, a cominciare da fine gennaio fino a febbraio, mentre la “cim de corv” è più tardiva, e la sua raccolta comincia a marzo.

De Ruvo semina le “cime” nel suo semenzaio in estate, a metà luglio, e la trapianta a settembre. La raccolta della “cim de corv” coincide con il periodo di quaresima, motivo per il quale viene utilizzata per realizzare il tradizionale calzone ripieno che si consuma durante la scampagnata di metà quaresima, perché la “cima di mezzo tempo” ha già esaurito la sua produzione.

Oltre a queste colture invernali, de Ruvo coltiva anche colture estive, tutte con seme autoprodotto: melanzane tonde, pomodori a “prugna” e peperoni, dai quali ricava la buonissima conserva chiamata “pric o prac”.

Ma questa è un’altra storia, che vi racconteremo fra qualche mese.

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