Negli orti dei Monti Dauni

Ad Anzano, Monteleone di Puglia e Accadia, sui Monti Dauni, sono presenti numerosi orti a conduzione familiare, piccoli fazzoletti di terra in pendio, in prossimità dei paesi, curati da anziani contadini legati alle tradizioni.
Abbiamo incontrato la signora Mariangela, il signor Antonio, il signor Attilio, che coltivano i loro orti per l’autoconsumo, o anche per rifornire un rinomato ristorante locale, come il signor Leonardo.
Nei loro orti non irrigui, scarsamente concimati e per nulla trattatati con fitofarmaci abbiamo trovato un ecotipo di cima di rapa, di aglio e di fava che si tramandano dai loro padri.
Diffusa è anche in questi orti una rucola “a foglia larga”, spontanea (dovrebbe trattarsi di Eruca sativa), che impiegano nella preparazione di pietanze tipiche.
La fava, in particolare, è coltivata dal Antonio, 67 anni, ex guardia provinciale. Antonio possiede un’azienda agricola di oltre 30 ha in un’area pianeggiante di Candela, ma ha deciso di coltivare nel suo orto di Anzano questa tipologia di fava che coltivava suo padre. Si consumano i baccelli e i semi freschi, accompagnati da pane e pecorino; l’esubero di produzione è destinato alla essiccazione. Le piante sono più piccole e meno produttive rispetto alle varietà standard, percché formano baccelli brevi, ma il sapore del prodotto, sia fresco sia secco, contraddistigue questo ecotipo di fava.
Ci hanno riferito anche di diversi tipi di pomodoro e di zucca che coltivano durante l’estate. La zucca (“iettl“) viene raccolta in agosto, tagliata in grandi rondelle e messa ad essiccare al sole per essere conservata e consumata durante l’inverno.
Abbiamo anche visto in questi orti piante di patata, sperando che si trattasse della famosa “Patata rossa di Monteleone“. Tutti però ci hanno riferito che da tanto tempo ormai i tuberi-seme sono acquistati e che molto sicuramente l’ecotipo di patata locale è andato perduto, soprattutto a causa della difficoltà di conservare i tuberi e controllare il pre-germogliamento. La facilità di approvvigionamento dei tuberi-seme e la maggiore produttività delle cultivar standard ha segnato il declino e probabilmente la scomparsa della “Patata rossa di Monteleone”.

Coltivazione di aglio ad Accadia (FG)   Coltivazione di aglio nell'orto di Mariangela Cioria Mariangela Cioria, Anzano (FG)

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