Una grande festa di Biodiversità a Monteleone di Puglia

Monteleone di Puglia è, con i suoi 840 metri s.l.m., il comune più alto della Puglia e la sua Villa Comunale è una terrazza che si affaccia su case in pietra con tetti di tegole e campi a perdita d’occhio, pezzamenti di diverse sfumature.
Monteleone di PugliaQuesta terrazza si affaccia su una terra che non è mai stata abbandonata dai suoi contadini, contadini che tutt’oggi non hanno mai rinunciato alle loro coltivazioni più antiche  e ce lo hanno dimostrato i tanti anziani agricoltori che hanno partecipato con noi a questa festa.
Ventitre ne sono stati individuati sui Monti Dauni, non tutti sono purtroppo potuti intervenire alla Festa della Biodiversità orticola dei Monti Dauni che ha raccolto insieme i Comuni del territorio nella cornice di Monteleone di Puglia lo scorso 23 luglio.
Molti però li abbiamo conosciuti in occasione del convegno, durante il quale il Comune di Monteleone li ha voluti premiare con attestati da ‘Biopatriarchi’ per rendere onore al duro lavoro di questi contadini che custodiscono e rinnovano di anno in anno i loro semi di biodiversità.

Questa festa della Biodiversità orticola dei Monti Dauni è stata quindi un’importante occasione in cui il prof. Pietro Santamaria dell’Università di Bari e la prof.ssa Giulia Conversa dell’Università di Foggia Stand BiodiverSOhanno illustrato i risultati del progetto BiodiverSO in particolare su quanto fatto per il recupero degli ortaggi antichi dei Monti Dauni e su quanto ancora c’è da fare.
BiodiverSO era già a lavoro sui Monti Dauni a caccia di antiche varietà da custodire e proprio qui ha scoperto: l’aglio e la cima di rapa di Anzano; la fava e l’aglio di Accadia; il pomodoro, la cipolla rosa, l’aglio, la cima di rapa, i peperoni “corna di capra” di Monteleone; il pomodoro a sole e lo scalogno di Panni, il pomodoro “prunill” di Orsara.

Una ricchezza di biodiversità che ti salta agli occhi, alle narici e nella pancia con l’abbondanza di piante di fagiolini, zucca da foraggio, zucca per le ‘Iettl’, le zucchine antiche, l’aglio rosso e i  peperoni.
Tutte varietà che il nostro partner ECO-logica ha gelosamente esposto nella casetta di legno BiodiverSO e lungo il percorso della mostra fotografica allestita con barattoli di semi, paglia, juta, antichi attrezzi contadini, dove, alla luce di lumini abbiamo conosciuto e chiacchierato con tante signore che non ci hanno risparmiato dettagli sulla preparazione perfetta dei loro piatti tradizionali, ci hanno raccontato di varietà difficili da coltivare in questa zona, la difficoltà del lavoro nei campi.

Ogni Comune ha partecipato esponendo le proprie tipicità agronomiche e non si sono risparmiati gli assaggi e le degustazioni per far conoscere con fierezza le tradizioni che ciascuno porta avanti: abbiamo così conosciuto la ‘ciambotta’ piatto comune a Monteleone, Anzano, Accadia e Panni con cipolle, patate, zucchine, fagiolini e pomodori; le ‘Iettl’ fritte con i peperoni Corna di capra e baccalà; i peperoni antichi tondi ripieni; la pizza ‘a lu ching’, una pizza di farina di mais cotta in contenitore di terra cotta sotto cenere e carboni.

Solo piccoli assaggi però di quanta biodiversità la nostra Puglia ha da offrire.

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