Siamo a Sammichele di Bari, introdotti da Vito Liotino, studente di STA della nostra ex Facoltà di Agraria che ci ha parlato di una zona particolare di Sammichele, Contrada Canale, dove da sempre si coltivano ortaggi senza ricorrere all’irrigazione.
Vito è depositario della memoria storica della famiglia; ha raccolto e conserva tutti i consigli e i ricordi del nonno. Così ci racconta che in questa contrada, quando si raccoglievano le ciliegie (che ancora oggi si coltivano) si creavano a volte delle grandi pozze d’acqua sorgiva, così grandi che il nonno faceva lì anche il bagno. Oggi però questo non succede più.
Vito coltiva diversi ortaggi: barattiere, carosello di Polignano, cece nero, cicerchie, fave, pomodoro Regina, cicorie, lattuga, pisello e fagiolino dall’occhio.
Vito continua a seguire le indicazioni di suo nonno: semina in postarelle i semi di caroselli e barattieri, subito dopo una leggera pioggia, per umidificare il terreno; dopo la germinazione effettua il diradamento e non irriga mai; prima della semina fresa con la motozappa e successivamente passa nell’interno dell’interfila, larga circa 1,5 m con il rastrello, dalla parte non dentata, solo per smuovere il terreno e togliere le eventuali erbe infestanti.
Con queste semplici operazioni e senza interventi irrigui ha raccolto i ceci, le cicerchie, la lattuga e le cicorie, e raccoglie barattieri e caroselli in abbondanza.
Se non piove prima della semina, Vito mette nella postarella un tubo, lo riempie di acqua e ripete l’operazione ogni due o tre giorni, finché non verifica la buona crescita della piantina; da quel momento non irriga più. Quel tubo è l’unica riserva d’acqua della piantina.
Vito vuole applicare queste piccole buone pratiche agricole tramandate dal nonno nella sua attività agricola futura, perché non vuole solo custodirle; lui le vuole affermare sotto il profilo commerciale.
Grazie Vito.