I Saraceni erano fortemente convinti che la cipolla alterasse la percezione sensoriale e la ragione di chi la consumava.
La rivoltosa colonia saracena dei «ribelli musulmani» fu trasferita a Lucera negli anni 1224-1225 ad opera dell’allora sovrano del Regno di Sicilia Federico II di Svevia.
Nel testo di Michele Amari “Biblioteca ARABO-SICULA”, volume 1, si legge che un medico saraceno affermava che mangiando cipolle era in grado di bere l’acqua salata, poiché non avvertiva più l’elevata salinità. I Saraceni, inoltre, attribuivano all’elevato consumo di cipolla nella zona di Palermo la scarsa presenza di persone dotte.


Francesco Di Giovine
Laureando del corso di laurea magistrale in Gestione e Sviluppo Sostenibile dei Sistemi Rurali Mediterranei (Università degli Studi di Bari Aldo Moro).