Il Biopatriarca Vito Capozzo, dopo la cipolla, partecipa al recupero di germoplasma di cima di rapa e fa “leggere” le piantine di pomodoro

Nel giugno scorso, il DiSSPA, in collaborazione con l’Azienda Iannone e Agriplan S.r.l., partner del progetto BiodiverSO, hanno visitato l’Azienda del Sig. Vito Capozzo in agro di Acquaviva delle Fonti (Ba) per assistere alle operazioni di sarchiatura di piante di cipolla appartenenti ad una popolazione detenuta dallo stesso. Come promesso, nell’occasione il Biopatriarca, di cui si era già data comunicazione in un precedente articolo, ci ha anche consegnato accessioni di cima di rapa (Foto 1, 2 e 3) recuperate in agro di Acquaviva (in georeferenziazione), che attualmente sono allevate presso l’Azienda Sperimentale dell’Università di Bari “Martucci” e di quella dello IAM-B di Valenzano per la loro moltiplicazione, valutazione e conservazione.

Durante la visita, i tecnici di Agriplan hanno girato un video in cui il Sig. Capozzo parla con molta efficacia e saggezza contadina degli attacchi di peronospera intensamente registrati su cipolla lo scorso anno e del fenomeno dei furti, piaga diffusa nel comprensorio acquavivese e già denunciata in altro articolo dal DiSSPA. Nel video è possibile osservare l’esecuzione della sarchiatura effettuata con particolari zappe appositamente realizzate da una ditta putignanese su richiesta del presidente (Sig. Abrusci, presente nel video) e degli agricoltori dell’Associazione dei Produttori della Cipolla Rossa di Acquaviva.
Nella foto 4, infine, è possibile osservare una vecchia usanza contadina consistente nel coprire le piantine di pomodoro appena trapiantate con dei fogli di giornale per evitare gli effetti dannosi e diretti della radiazione e per ridurre i fenomeni evapotraspirativi fino al definitivo affrancamento della coltura.

Il Sig. Vito Capozzo nella sua Azienda
una vecchia usanza contadina consistente nel coprire le plantule di pomodoro appena trapiantate con dei fogli di giornale

FOTO 3 FOTO 2 FOTO 1

 

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