Il WWF presenta il suo primo rapporto sulla biodiversità in Italia e nel mondo

Il rapporto, realizzato con il contributo della Società Italiana di Ecologia, contiene 10 proposte per proteggere la natura e renderla economicamente “visibile”: 1) Un Comitato per il capitale naturale, istituito con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, composto da istituzioni ed esperti, tra cui i ministri dell’ambiente, dell’economia, del lavoro e delle politiche sociali, delle infrastrutture e trasporti, delle politiche agricole, dal Governatore della Banca d’Italia, dai presidenti dell’Istituto nazionale di statistica e del Cnr. 2) Una legge che integri con una contabilità ecologica la contabilità economica superando i limiti del Pil e seguendo le metodologie definite dalle Nazioni Unite. 3) Un Pon (Programma Operativo Nazionale) “Ambiente” per il raggiungimento degli obiettivi della Strategia Nazionale per la Biodviersità (Sbn), come già previsto dal Ministero dell’Ambiente. 4) L’identificazione di compiti e responsabilità ai diversi livelli amministrativi, nazionali, regionali e locali, per l’attuazione degli obiettivi individuati nelle 15 aree di lavoro della Snb. 5) Il rafforzamento da parte del ministero dell’Ambiente dell’azione integrata delle aree protette nazionali attraverso la definizione di obiettivi specifici e di indicatori sull’efficacia di azione. 6) L’introduzione di un nuovo capitolo nel bilancio del ministero dell’ambiente che garantisca una specifica linea di finanziamento pluriennale per l’attuazione della Sbn. 7) La realizzazione di materiale informativo e divulgativo sulla Sbn. 8) La verifica di coerenza tra i piani e programmi economici settoriali nazionali e regionali con gli obiettivi della Sbn, grazie all’applicazione di procedure di Valutazione Ambientale Strategica. 9) L’introduzione di strumenti per il Pagamento dei Servizi Ecosistemici (Pes) nei bilanci pubblici e nei settori privati agevolando produzioni e attività certificate. 10) L’istituzione, ad opera del ministero dell’ambiente, di un Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi e di quelli ambientalmente favorevoli, in accordo con le raccomandazioni Ocse all’Italia e con la dichiarazione della conferenza Onu sullo sviluppo sostenibile Rio+20.

Per quanto riguarda le specie vegetali «Rispetto al totale di specie presenti in Europa – sottolinea il rapporto – in Italia è presente quasi il 50% di quelle vegetali, su di una superficie di circa 1/30 di quella del continente. La flora è costituita da oltre 6.700 specie di piante vascolari (di cui il 15% endemiche), 851 di Muschi e 279 Epatiche. Complessivamente il 12% del territorio italiano è tutelato da aree protette, in linea con gli obiettivi delle convenzioni internazionali, mentre il 21% del Paese rientra nella Rete Natura 2000, ovvero Siti di Interesse Comunitario (Sic) e Zone a Protezione Speciale (Zps) identificate in risposta alle direttive europee Habitat e Uccelli».

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