Durante la conduzione dell’attività 04 del Progetto BiodiverSO è stato anche possibile prelevare il materiale fogliare necessario al compimento delle analisi molecolari sulle risorse genetiche acquisite dal DiSSPA. In relazione ai periodi di coltivazione delle specie considerate, i prelievi sono stati effettuati in diversi tempi e con la collaborazione della Sezione di Genetica e Miglioramento Genetico dell’Università degli Studi di Foggia e Apofruit S.r.l., per le risorse genetiche di Cucumis melo L., la citata Università e l’Azienda Iannone per le popolazioni di “Cipolla rossa di Acquaviva”, mentre per i prelievi riguardanti il pomodoro e la cima di rapa si è operato in collaborazione con lo IAM-B di Valenzano.

La caratterizzazione molecolare del germoplasma acquisito dal DiSSPA e Coll.
Nelle foto da 1 a 4 e da 5 a 7 è possibile osservare, rispettivamente, il prelievo delle foglie di risorse genetiche di Cucumis melo L. e cima di rapa opportunamente poste in isolamento dai pronubi sotto strutture e reti protettive. Questa metodologia, come spiegato in altro articolo, si è resa necessaria per evitare il libero incrocio tra accessioni e garantire la purezza delle risorse genetiche raccolte.
Le foglie, dopo il prelievo, sono state poste in ghiaccio e rapidamente trasportate presso i laboratori del DiSSPA. Qui (Foto 8-10), tutti i campioni sono stati posti in azoto liquido e conservati a -80 °C. Successivamente sono iniziate le analisi molecolari di laboratorio, che sono tuttora in corso presso l’Università degli Studi di Foggia, per melone, carosello e barattiere e “Cipolla Rossa di Acquaviva”, e il DiSSPA per le risorse genetiche di pomodoro e cima di rapa. Da dette analisi si perverrà, per ogni specie in studio, alla stima dei polimorfismi genetici intra e inter accessioni, al calcolo della divergenza genetica del materiale raccolto e, per alcune risorse genetiche dotate di particolari tipicità, all’univoca caratterizzazione genetica attraverso analisi di fingerprinting. Tutti questi risultati saranno utili per l’efficace conservazione del germoplasma e per iniziare, in futuro, programmi di miglioramento genetico volti alla valorizzazione di specifiche risorse genetiche per vari obiettivi.