La “Cicoria di Galatina” nell’entroterra leccese, differenze e caratteri distintivi nella morfologia delle piante

Durante i mesi autunnali ed invernali si raccolgono le cicorie catalogne conosciute come “Di Galatina”.

Questa varietà di Cychorium intybus è caratterizzata da piante che si sviluppano in altezza per un massimo di 60-70 cm e da un cespo compatto dell’altezza media di 15 cm, composto da una serie di turioni affiancati.

La qualità del cespo e dei turioni dipende dalla selezione del seme, dal ciclo produttivo e dal grado di maturazione. Tutti gli agricoltori coinvolti nel progetto BiodiverSO producono autonomamente le sementi: alcuni procedono per isolamento di piante selezionate nel periodo di fioritura, altri reimpiantano l’apparato radicale di alcune piante selezionate tramite selezione massale in campo, ottenendone di nuove da portare a seme.

I turioni delle varietà precoci (maturano in 60-70 giorni dal trapianto in campo, in autunno) sono bassi e compatti, croccanti, freschi ed abbastanza amari; sono ideali sia per il consumo crudo sia per il consumo previa cottura. Le varietà tardive o di medio ciclo danno turioni più lunghi e fibrosi, meno amari dei precedenti e non sempre adatti al consumo crudo, ideali per la cottura in quanto mantengono inalterata forma e dimensione e perdono, in parte, il tipico sapore amarognolo. La maturazione delle semine scalari successive (periodo 15 giorni) aumentano gradualmente il ciclo di maturazione a causa dell’abbassamento delle temperature e delle minori ore di insolazione giornaliere.

Differenze morfologiche sono state osservate rispetto alla varietà di “Cicoria di Oria” coltivata presso l’azienda agricola F.lli Abatianni nell’agro di Lequile: il cespo ed i turioni di questa varietà risultano essere molto compatti, corti e di dimensioni uniformi, con poca produzione di foglie, tanto da risultare molto apprezzati sul mercato locale. I germogli (“i frutti”) risultano essere più dolci e con un peso medio superiore alla media in quanto più compatti all’interno. In agro di Monteroni, presso l’azienda Bursomanno, si producono “Cicorie di Galatina” durante tutti i mesi freddi: questa varietà è caratterizzata da un accrescimento del cespo e dei turioni in altezza più che in larghezza. I turioni sono molto più fibrosi ed hanno un accrescimento sovrapposto, a piani (ciclo di maturazione, 80-90 giorni). In agro di San Donato di Lecce, presso l’Azienda Agricola Maglio Donato, abbiamo notato che le piante da cui era stato già raccolto il cespo vengono lasciate a dimora in campo sino alla comparsa di nuovi germogli (singoli turioni), detti “Schiattuni”(di dimensioni sensibilmente superiori rispetto alle prime “fruttificazioni” per ciò che riguarda l’altezza di circa 10 cm ed il diametro di circa 3) avvolti da tipiche foglioline. Queste seconde “fruttificazioni”, ottenute dalle stesse piante messe a dimora nel mese di settembre ed ottobre, sono particolarmente apprezzate sul mercato locale per il consumo previa cottura, infatti necessitano di mondatura solo della parte basale e possono essere bollite subito dopo un accurato lavaggio.

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