Per questo prodotto orticolo la scheda presentata alla Regione Puglia ai fini del suo inserimento nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali riporta i termini “Cima di cola” e “Cima di cola barese”.
Da ricordare che La “Cima di cola” è una varietà locale del cavolfiore (Brassica oleracea L. var. botrytis). In Italia, infatti, ci sono numerose varietà locali di cavolfiore, in quanto il nostro Paese è stato, nei secoli, uno dei più importanti centri di differenziazione di questa specie.
Il territorio interessato da questa Brassicacea è la provincia di Bari dove si stimano pochissimi ettari sparsi in piccolissimi appezzamenti; il prodotto è destinato esclusivamente al consumo locale, si trova in prevalenza in mercati rionali e piccoli punti vendita.
A tal proposito, la scheda sottolinea che la “Cima di cola” è una varietà locale che è stata inclusa nell’allegato 8 del PSR Puglia 2007-2013 tra le risorse genetiche autoctone regionali a rischio di estinzione. Pertanto gli agricoltori custodi hanno potuto beneficiare degli aiuti agro-ambientali previsti dal PSR Puglia 2007-2013 (Misura 214, azione 3, Bollettino Ufficiale della Regione Puglia – n. 64 del 28-04-2011 e n. 55 del 18-04-2013).
La descrizione del prodotto all’interno della scheda riporta le caratteristiche morfologiche, corredate di alcune fotografie, ed alcune caratteristiche qualitative.
Ai fini delle prove documentali per comprovare l’adozione di regole tradizionali ed omogenee inerenti la lavorazione e conservazione per un periodo non inferiore ai 25 anni, è riportata una prima segnalazione di Cesare Giulivi: Commercializzazione del Cavolfiore sui mercati nazionali ed esteri. I convegno nazionale sul cavolfiore, 5 aprile 1964, Fano.
L’indicazione “Cavolfiore C. di cola”, inoltre, è presente sul listino prezzi del Mercato Ortofrutticolo all’Ingrosso di Bari e nella scheda si riportano due estratti del 14 aprile 1966 e del 12 aprile 1985.
Infine, è riportata l’indicazione e la scansione digitalizzata di una pagina del capitolo dedicato al cavolfiore, tratta dal testo “Orticoltura” (a cura di BIANCO V.V. e PIMPINI F.), edito da Patron editore (Bologna) nel 1990.
L’autore del capitolo è il prof. Vito V. Bianco, già ordinario di Orticoltura della Facoltà di Agraria dell’Università degli studi di Bari, che a pagina 374 riporta, tra le popolazioni locali di cavolfiore, una fotografia che ritrae una pianta di Cima di cola.


