La Cipolla rossa di Acquaviva per l’agricoltura dell’Uganda

Gazzetta del Mezzogiorno 21/05/2014

 

Le tecniche di coltivazione pugliesi in Africa. E’ questo il fine del progetto denominato “La cipolla rossa abbraccia il Continente nero”, avviato dal Consorzio di valorizzazione, tutela e promozione delle tipicità di Puglia di Acquaviva delle Fonti, dalla rete di associazioni Puglia for Africa e la Onlus Kirikù e dalla Strega Povertà di Sannicandro di Bari, rappresentate dal sannicandrese Mimmo Zonno.

Il programma di collaborazione, presentato lo scorso 13 maggio ad Acquaviva, presso il Palazzo de Mari, all’interno del Convegno “L’innovazione in agricoltura”, prevede il trasferimento del know-how pugliese circa la produzione agricola, l’inserimento in filiera delle produzioni locali e la donazione di macchine agricole per permettere alle coltivazioni ugandesi di migliorare in termini di qualità e quantità. Il coordinamento e l’attuazione del progetto sono affidati alla Provincia dell’Ordine dei Frati Minori della Provincia di San Francesco in Africa, Madagascar e Mauritius, guidata dal pugliese Padre Carmelo Giannone e dalla Parrocchia di Rushooka (Uganda).

L’agricoltura pugliese, dunque, attraverserà il Mediterraneo per una missione di supporto e cooperazione rivolta ai contadini ugandesi che già coltivano una varietà di cipolla rossa molto simile a quella tipica di Acquaviva delle Fonti. L’iniziativa prevede, quindi, un ideale filo diretto tra le campagne pugliesi e quelle di Rwentobo, località non distante dal confine con il Rwanda, dove la Onlus Kirikù e la Strega Povertà ha da tempo avviato un progetto a più ampio spettro, culminato con l’inaugurazione, nel novembre 2013, del Villaggio Puglia, patrocinato dall’Assessorato al Mediterraneo, Pace e Attività culturali della Regione Puglia. Kirikù, infatti, con la collaborazione di altre associazioni di volontariato pugliesi, è riuscita ha costruire una scuola ed una chiesa, contribuendo allo sviluppo di un’area molto povera del continente africano.

La cooperazione tra Puglia e Uganda assume una risonanza maggiore anche alla luce del rinnovato interesse per il settore dell’agricoltura. Interesse tradotto in termini pratici con l’approvazione all’unanimità durante la IV commissione Agricoltura del consiglio regionale pugliese, della proposta di legge ”Disposizioni per favorire l’accesso dei giovani all’agricoltura e contrastare l’abbandono ed il consumo dei suoli agricoli”. La proposta, infatti, prevedeva la concessione o la locazione di terreni agricoli, finalizzata al ricambio generazionale del settore.

Le due iniziative, quella della Regione e quella di Kirikù, non devono sorprendere: secondo i dati Eurostat, nel 2013 l’Italia ha registrato una crescita del reddito agricolo pari al 7,9% rispetto al 2012, classificandosi al 5° posto, subito dopo Olanda, Malta, Spagna e Romania. Un dato in netta contrapposizione con il reddito medio agricolo registrato, nello stesso anno, dall’intera Unione Europea, in calo dell’1,2% rispetto all’anno precedente.

Puntare sull’agricoltura, quindi, si può e si deve, sia come strumento di lavoro per i giovani (l’iniziativa della Regione è rivolta agli under 40), sia come mezzo per lo sviluppo di Paesi più poveri. E, forse, anche grazie alla collaborazione tra Puglia e Uganda, nel tagliare la cipolla, la proverbiale lacrima potrebbe diventare l’emblema di un inizio di emancipazione del territorio africano.

 

di Giacomo Pagone

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