Nell’ambito della ricerca di notizie e documenti storici del progetto BiodiverSO è stato rinvenuto un testo del 1934 denominato “Nozioni di Orticoltura”, riportante le lezioni tenute dal prof. Ferruccio Zago presso l’Istituto Superiore Agrario di Portici nel triennio 1931-1933.
L’autore passa in rassegna diverse specie orticole coltivate all’epoca in Italia riportando, oltre alle tecniche di coltivazione, interessanti notizie inerenti le caratteristiche delle varietà che in quel periodo storico risultavano maggiormente coltivate. Grazie alle preziose illustrazioni e fotografie il testo permette di fare un viaggio a ritroso nel tempo, potendo constatare alcune delle attrezzature e tecniche di coltivazione che venivano adottate sia in pieno campo che in ambiente protetto.
Interessante il capitolo dedicato alla cicoria nel quale l’autore distingue la specie Cichorium intybus L. in due gruppi: da radice e da foglie e steli. In quest’ultima categoria l’autore riporta, fra le varie tipologie, le denominazioni di cicoria Catalogna e cicoria Brindisina.
La cicoria Catalogna viene caratterizzata, nella sua descrizione, «per la presenza di un fusto che si eleva come un turione d’asparago, di colore verde delicato, cavo e con un diametro di 3,5 centimetri alla base; tagliando il fusto a 2 centimetri dalla corona di foglie, la pianta produce nuovi getti ma meno sviluppati».
La cicoria Brindisina viene descritta come «una coltura più recente e meno estesa rispetto alla Catalogna. Presenta fusti multipli inseriti su brevissimo spazio dell’asse principale, formando un mazzo carnoso e compatto di piccoli e teneri fusti, qualche volta con fenomeni di fasciazione».
L’autore, successivamente, nomina le “puntarelle di Roma” spiegando come queste possono considerarsi varietà di Cicorie Salentine retrogradate per le condizioni diverse dell’ambiente. Mentre, nella parte dedicata alla tecnica colturale, viene nominata la Cicoria Otrantina descritta come una coltura ciclo primaverile-estivo; tuttavia, non vengono riportate informazioni di carattere morfologico, né riferimenti alle tipologie descritte in precedenza.