La madonna dei lampascioni di Bitritto

In questi giorni si stanno svolgendo i festeggiamenti in onore della Madonna di Costantinopoli, o Madonna di Marzo (perché venerata il primo martedì del mese di marzo di ogni anno), protettrice di Bitritto.

Cosa c’entra con la biodiversità?

I festeggiamenti della Madonna di Costantinopoli a Bitritto vengono detti anche della “Madonna dei lampascioni” (accade lo stesso per la Madonna dell’Incoronata di Acaia).

Come spesso accade nei nostri paesi, la cultura e la tradizione affondano le proprie radici negli eventi religiosi. In occasione di tali eventi è consuetudine onorare il santo patrono, oltre che con le cerimonie religiose, con un pranzo a base di piatti le cui origini risalgono a tempi ormai andati.

La “Madonna dei lampascioni” contribuisce alla salvaguardia della biodiversità.

A Bitritto, i lampascioni vengono preparati in occasione della festa in modi diversi. Del resto, grazie a questa consuetudine, durante la festa, come è possibile vedere nella foto in alto, avviene anche la vendita di grosse quantità di lampascioni.

Ecco una ricetta molto semplice, con i lampascioni, piuttosto comune a Bitritto. Lampascioni olio, sale e pepe: mondare, pulire e lavare i bulbi; sbollentare e tenere in acqua per due giorni (cambiando l’acqua ogni 12 ore); schiacciare i bulbi in un piatto con una forchetta e condire con olio, sale e pepe.

 

Lampascioni con olio sale e pepePerché questo piatto è rientrato nella tradizione gastronomica di questa festa?

I lampascioni venivano consumati a casa, come aperitivo, prima di recarsi a messa, perché al termine delle celebrazioni religiose del martedì mattina cominciava una grandiosa gara pirotecnica che terminava oltre l’ora di pranzo. Venivano quindi consumati per l’elevato “potere saziante” nonché per il presunto potere lassativo; il consumo eccessivo di lampascioni, infatti, favorisce una violenta espulsione di aria prodotta nell’intestino, accelerando i processi digestivi e preparando il corpo all’abbondante pranzo della festa.

 

Il tutto senza imbarazzo per le deflagrazioni; infatti, l’espulsione di aria avveniva durante lo svolgimento della gara pirotecnica…

Donato Buttaro

3 Commenti su “La madonna dei lampascioni di Bitritto”

    • Pietro Santamaria

      La foto del piatto e quella della bancarella sono di Donato Buttaro. Quella dei fuochi è una foto di Gabriele Vertibile (1992) a colori e trasformata in B/N per l’occasione. Quella del gruppo dell’amministrazione del Sindaco Pantaleo, anni 80′, è stata prelevata dall’archivio della biblioteca comunale e scattata dal fotografo del paese dell’epoca, probabile Pasquale Allegretta.

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