

L’inserimento di dieci ortaggi pugliesi nell’elenco nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT), avvenuto con la quindicesima revisione, è il risultato di un lungo lavoro effettuato nell’ambito del progetto BiodiverSO.
Con il termine “prodotti tradizionali” si intendono quei prodotti agroalimentari le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura risultino consolidate nel tempo, omogenee per tutto il territorio interessato, secondo regole tradizionali, per un periodo non inferiore ai 25 anni. Pertanto, la condizione indispensabile alla base di tutto il lavoro effettuato per ogni nuovo inserimento nell’elenco nazionale è comprovare tale requisito con elementi documentali.
Importantissimo, quindi, è stato il lavoro di ricerca bibliografica, il reperimento di documenti storici e l’attenta analisi di numerosi testi scritti, effettuata durante tutto il periodo in cui si sono svolte le varie attività previste nel progetto BiodiverSO.
La fase successiva è stata la compilazione di una apposita scheda, predisposta dalla Regione, sulla quale vengono inserite le informazioni che caratterizzano il prodotto agroalimentare per il quale si richiede il riconoscimento di “prodotto tradizionale”. Si procede, quindi, all’indicazione della denominazione del prodotto, compreso il nome geografico abbinato ed eventuali sinonimi e termini dialettali. Si descrivono, poi, le caratteristiche del prodotto, nonché le metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidate nel tempo. È anche richiesta la descrizione di materiali e attrezzature specifiche utilizzate per la preparazione, il condizionamento o l’imballaggio dei prodotti, nonché quella dei locali di lavorazione, conservazione e stagionatura.
Le schede così preparate per ogni potenziale prodotto tradizionale vengono esaminate dalla Regione che, dopo l’approvazione, predispone un elenco da inviare al MIPAF. È il Ministero, quindi, che conclude il lungo iter, pubblicando sulla Gazzetta Ufficiale la revisione annuale contenente l’elenco aggiornato, su base regionale e provinciale (Province autonome di Trento e Bolzano), dei prodotti agroalimentari tradizionali.