Le Pende sono pomodori gialli d’inverno coltivati in aridocoltura. Le bacche arrivano ad assumere tutti i toni del giallo e dell’arancio, senza mai diventare rosse. L’assenza di acqua nella fase di crescita e sviluppo della pianta favorisce la lunga conservazione di questi pomodori, mantenendo inalterate le sue proprietà organolettiche (buccia spessa, polpa succosa e tanti semi) anche per un anno. Le bacche vengono raccolte a completa maturazione, recidendo i grappoli con le forbici, e conservate in reste appese in vecchi fabbricati strumentali in disuso, ben arieggiati, oppure tenuti in ariosi atri porticati. Talvolta vengono appese sui “tiraletti”, dove un tempo si appendevano le foglie di tabacco per l’essiccazione. Tipica dell’entroterra salentino, questa varietà, fuori da ogni mercato e produzione industriale, giunge a noi grazie alle sapienti mani dei contadini custodi e di Karadrà.
La storia di questo pomodoro nasce al Circolo ARCI Club Gallery di Aradeo. Il circolo nasce nel 2011 con l’idea di promuovere il consumo critico e di creare uno spazio di condivisione di idee e passioni per la gente e per i giovani. Uno spazio creato con fatica e con materiale di riciclo, in cui si organizzano moltissime attività: da cineforum a presentazione libri a corsi di italiano per stranieri. Le tante attività si concentrano per realizzare un sogno: quello di creare lavoro nel rispetto dell’identità salentina. E così Roberta e i suoi amici mi raccontano che Aradeo ha avuto una società di mutuo soccorso e una banca agricola e una cantina sociale. Dove è finito tutto questo? Dov’è la gente che fa del campo la sua vita e la sua passione e che comunitariamente si appoggia e si aiuta?
Pochi sono coloro che rimangono; chi rimane si arrangia e la vita agricola comunitaria non è che ricordo di qualche anziano del paese. “…torno nei campi, perché le piazze sono piene, ma le terre vuote”.
Da questa frase di Massimo Colizzi, artista e fondatore del circolo, nasce Karadrà, un progetto salentino di agricoltura multifunzionale di cui ci parla nel suo blog Matteo Anaclerio, su questo sito. E con Karadrà saremo ad Aradeo domani per parlare di biodiversità.