Le tecniche adottate dal DiSSPA per la moltiplicazione in purezza del germoplasma orticolo: a) approntamento isolatori

Una delle problematiche di maggiore interesse per i genetisti agrari e miglioratori vegetali, che si accingano a compiere programmi volti alla salvaguardia e conservazione delle risorse genetiche vegetali, risiede nella possibilità di poter acquisire dette risorse, conservarle e moltiplicarle in modo corretto. Per raggiungere questo obiettivo non basta solo possedere alcuni semi di un certo ecotipo agrario, ma il campione che dovrà essere posto in conservazione dovrebbe contenere la più ampia variazione dei caratteri distintivi della risorsa genetica prelevata ed essere moltiplicato in purezza al fine di preservare detta variazione da inquinamenti dovuti a incroci indesiderati con altri genotipi. Ciò significa che dal momento del prelievo dei campioni delle risorse genetiche d’interesse e durante la moltiplicazione e conservazione ex situ si dovrà sempre operare su campioni rappresentativi della variabilità intrinseca delle popolazioni da cui quelle risorse genetiche derivano. Per ottenere un simile risultato vi sono numerose metodologie di tipo genetico e statistico che dovrebbero essere seguite (Laghetti et al., 2014: https://biodiversitapuglia.it / wp-content/uploads /2014/06/Vademecum-conservazione-ex-situ1.pdf; Ricciardi, 2014: https://biodiversitapuglia.it / wp-content / uploads / 2014/07 / REPORT PROF RICCIARDI RISORSE-GENETICHE.pdf), facendo sopratutto riferimento ai sistemi riproduttivi delle specie su cui si sta operando, che in tal senso, di fatto, possono essere distinte in specie prevalentemente autogame o allogame. Le metodologie e le tecniche di conservazione ex situ e moltiplicazione del seme potranno essere assai differenti per le categorie di specie citate.

Con il presente articolo, e con altri che seguiranno inerenti alle specie autogame, è illustrato quanto realizzato dal DiSSPA per la corretta conservazione ex situ e mantenimento in purezza delle risorse genetiche delle specie allogame considerate nel Progetto BiodiverSO: Cucumis melo L. (melone, carosello e barattiere), cipolla di Acquaviva e cima di rapa. Dette risorse, come descritto in altri articoli pubblicati su questo sito, sono state acquisite dal DiSSPA in stretta collaborazione con: Apofruit S.r.l., IAM-B, Azienda Iannone, Università di Foggia (gruppo della Prof.ssa Lotti) e Lecce (gruppo della Dr.ssa Accogli).

Nel progetto BiodiverSO, tutte le risorse genetiche delle specie allogame citate sono state allevate e moltiplicate presso l’Azienda Sperimentale Martucci di Valenzano in isolamento dai pronubi. Questa azione si sta protraendo anche nell’annata agraria 2015/2016. Per conseguire il perfetto isolamento del germoplasma da fonti polliniche estranee veicolate tramite insetti, tutte le accessioni sono state allevate sotto isolatori realizzati grazie alla collaborazione instaurata con l’Istituto Agronomico di Valenzano. Infatti, nelle foto da 1 a 4 è possibile osservare collaboratori dello IAM-B alle prese con il taglio di barre di ferro e la composizione dei telai degli isolatori, in seguito trasportati presso l’Azienda Martucci e montati grazie all’utilizzo di un escavatore (Foto 5-9). Su di essi sono state realizzate coperture avvalendosi di reti (“impollirete”) appositamente tagliate, cucite e montate da personale DiSSPA (Foto da 10 a 19).

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