Il DiSSPA, come comunicato tramite altri articoli pubblicati sul sito BiodiverSO, durante l’annata agraria 2013/2014 ha allevato presso l’Azienda Martucci di Valenzano 91 accessioni di pomodoro acquisite su tutto il territorio pugliese. La conservazione ex situ di dette accessioni e la loro moltiplicazione in purezza sono avvenute senza l’ausilio di isolatori in relazione all’autogamia della specie. Dopo il rilievo dei descrittori morfologici della pianta, dei frutti e dei caratteri bio-agronomici della specie si è proceduto alla raccolta dei frutti di tutte le accessioni, all’estrazione della semente da porre in conservazione, attuando le fasi di lavaggio, pulizia e deumidificazione.
Per quanto detto, nelle foto accluse sono illustrate le varie fasi messe in atto per l’ottenimento del seme puro delle accessioni di pomodoro acquisite. Nelle foto da 1 a 5 è possibile osservare la raccolta di frutti di pomodoro e l’inizio della fase di spremitura delle bacche per permettere l’allontanamento delle bucce e il prelievo della polpa e dei semi derivati da autofecondazione. La metodologia adottata, particolarmente tradizionale e ancora in uso presso gli orticultori pugliesi, consiste nel facilitare (Foto 6-10), tramite la chiusura della polpa e dei semi di pomodoro in contenitori ermetici (nel nostro caso buste di plastica), l’inizio di attività fermentative, che consentono la flocculazione della polpa e la sedimentazione dei semi, pervenendo, in tal modo, alla loro separazione. In seguito, con operazioni di lavaggio e setacciatura (Foto 11-12), è stato possibile ottenere semente pulita di ogni campione/accessione che, dopo essere stata essiccata naturalmente o tramite trattamento in stufa ventilata a circa 40 °C (Foto 13), è stata definitivamente posta in buste sotto vuoto (Foto 14-16) e conservata in camera fredda a temperatura di -10 °C (Foto 17).
















