L’estrazione del DNA dalla frutta

Durante l’evento “Il fascino delle piante e la biodiversità delle colture pugliesi, il 19 e 20 maggio, proporremo una serie di esperimenti per gli studenti (e non solo).

Uno degli esperienti che di solito suscita più interesse è l’estrazione del DNA dalla frutta.
La diversità che osserviamo con i nostri occhi negli organismi viventi è sostanzialmente dovuta alle differenze del codice genetico, cioè del DNA. Quindi, per studiare la biodiversità molecolare bisogna partire dall’estrazione del DNA. Questo sarà l’esperimento allestito dal CNR – Istituto di Bioscienze e Biorisorse. La procedura seguita sarà molto semplice, tanto da poter essere replicata anche a scuola e a casa e si basa sul fatto che la membrana esterna delle cellule e quella del loro nucleo è composta da sostanze grasse, le quali possono essere demolite usando un semplice detersivo per piatti. Poi, con un’operazione di filtrazione recupereremo l’acido nucleico allontanando il materiale di scarto; infine precipiteremo il DNA aggiungendo dell’alcool e rendendo così visibile la molecola.
L’esperimento sarà suddiviso in tre fasi:
1. Preparazione della soluzione per estrarre il DNA;
2. Preparazione del campione da cui estrarre il DNA;
3. Estrazione del DNA.
Le foto si riferiscono all’esperimento sull’estrazione del DNA realizzato durante l’evento Fascination of Plants Day 2013 – CNR-IBBR.

 

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