MAGIA: incantesimi per l’invecchiamento attivo

Che cosa vi viene in mente se vi dicessi la parola MAGIA? Il dizionario la definisce così: “In generale, pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura.”dsc00670

La magia effettivamente è qualcosa in più, qualcosa di inaspettato, qualcosa di sorprendente, qualcosa che non ti aspetti, appunto.

Quello che più mi ha attratto non era tanto il forno in sé ma quel “comunitario”. Quindi mi sono chiesto: ci sono ancora dei pazzi che vogliono condividere qualcosa vicino Bari e addirittura lavorare insieme per un forno in cui ci metteranno pani più persone? Come San Tommaso decisi di partecipare al corso e verificare di persona questa “comunità”.

Il primo ad accogliermi è un signore ormai in pensione che, con un simpatico accento, mi invita a lasciare il mio zaino e mi racconta la sua esperienza. Mi porta in giro, mi spiega il contesto, mi fa vedere tanti orti, ognuno con forme e colori differenti. Io, in tutto questo, osservo in silenzio e sorrido. Rino è davvero simpatico. Mi parla di compost e di insalate maledicendo qualche ditta di agrofarmaci. Camminando per gli orti scorgiamo Angelo, un giovane ragazzo che fa orti sinergici da qualche mese, con l’obiettivo di migliorare la fertilità del suolo e perché dice: “A me non piace zappare”. Acuta osservazione. Rimango basito quando tra di loro si salutano così: “Ciao ortolano, a dopo”. dsc00537

All’arrivo degli altri signori Rino saluta sempre così: “Buongiorno ortolana” o “Ciao ortolano, buongiorno”. Effettivamente è venerdì mattina, sono le 9.00 e c’è il sole. È facile essere allegri quando sei immerso nella natura con amici.

In realtà questo saluto mi ha affascinato. Si chiamano tra loro ortolani. Come se fossero figure mitiche, magiche per l’appunto.  È in questo contesto che insieme iniziamo a lavorare per la costruzione de forno, ridendo e scherzando come se ci si conoscesse da anni.

In realtà però io mi ero appena presentato con gli altri corsisti e loro, che condividevano questa esperienza degli orti sociali da pochissimo, erano davvero tanto amici e tanto affiatati. Mi spiegano come sviluppano questa avventura agricola e mi raccontano i loro esiti e i loro insuccessi in termini di produzione. Molti di loro sono adulti; altri anziani; altri, come Angelo, molto giovani. Sono tutti individui che si sono messi in gioco in un’esperienza, quello di MAGIA, dove ciascuno di loro gestisce un piccolo orto con attrezzi e spazi da condividere.  In questi anni, una delle più belle esperienze di orti sociali che ho visitato. dsc00525

Costantamente, mentre si lavora con terra e fango si ascoltano consigli su come cucinare determinati tipi di ortaggi, come è meglio coltivare determinate specie e così via… Insomma, un confronto costante, perché si cresce tutti insieme. E poi la bella soddisfazione di raccogliere insalate, melanzane, cocomeri, cetrioli nella stagione estiva e di condividerla in pranzi comunitari della domenica, dove è sempre una grande festa: bambini, anziani, nonni, genitori, amici degli amici. Insomma, è più bello insieme.

dsc00680Non avete ancora capito dove siamo? A Modugno. Ebbene sì. Modugno è il paese pugliese di questa magica realtà.

“M.A.G.I.A. – Meeting tra anziani e giovani: per un invecchiamento attivo” è l’idea progettuale nata dalla Cooperativa Sociale S.A.I.D., inizialmente finanziato  dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia e che oggi con orgoglio cammina con le proprie gambe.

L’idea nasce dalla considerazione che sul territorio esistono poche occasioni o luoghi di aggregazione sociale a favore degli adulti ultracinquantenni con un invecchiamento precoce da parte di coloro che si sentono ancora energici, che hanno voglia di rendersi utili e soprattutto di essere attivi ed impegnati nello svolgimento di attività di loro interesse.

Quello che viene offerto ai soci è uno spazio di socializzazione, educazione non solo nei confronti dell’ambiente e di una sana alimentazione, ma anche di valorizzare per esempio le conoscenze dei più anziani

Il Progetto M.A.G.I.A. ha creato uno spazio che offre attività di socializzazione, scambi di formazione ed informazione, attività motorie e di educazione all’ambiente, che consentono di favorire e valorizzare competenze e protagonismo sociale e che favoriscono un invecchiamento sano e dignitoso. dsc00527

Altro aspetto fondamentale del progetto è l’apporto “intergenerazionale”, che si concretizza attraverso il coinvolgimento di minori frequentanti le scuole dell’obbligo e di giovani e diversamente abili di organismi del terzo settore aderenti al progetto. Obiettivo principale è instaurare rapporti virtuosi tra giovani e meno giovani, per favorire un atteggiamento positivo nei confronti dell’invecchiamento, che riconosca a tutte le generazioni la loro identità e il loro contributo alla società; un progetto adatto ad ogni fascia di età e che favorisce la solidarietà e la collaborazione tra le generazioni.

Tra le attività previste spicca l’orto sociale. Terreni divisi in appezzamenti di 100 mq dove ciascuno decide cosa coltivare. Unica regola: non usare prodotti fitosanitari e seguire i principi dell’agricoltura biologica.

Il punto di forza di questo progetto è la formazione e lo scambio intergenerazionale: tecniche tradizionali con tecniche più moderne; mani esperte e zappe meno sicure insieme per creare un contatto più diretto e salutare con la natura ed in cui gli anziani “giocano” con la terra insieme ai più piccoli.

Ma non solo singoli. Molti vengono in coppia come Teresa e Vito, altri con tutta la famiglia come Alessandro e Anna e i loro bambini. Il contatto con la natura fa bene a tutti e anche all’armonia familiare. “Una fabbrica di sorrisi, una fiera della condivisione” mi dice Claudio, un simpatico amico e sognatore.

Tutti insieme appassionatamente a riprendere in mano una dimensione più umana e naturale a contatto con le tantissime specie orticole presenti e con la biodiversità pugliese. Non mancano infatti piante di cavoli ricci, piante aromatiche di tutti i tipi, cavoli colorati e le immancabili cime di rape.dsc00694

I momenti di socializzazione poi sono garantiti non solo a Pasquetta e Ferragosto: barbecue e da ora un forno in terra cruda sono a disposizione degli ortolani che consumano i loro pranzi su comode aree pic-nic con tavoli e panche.

Gina, presidente della cooperativa, mi spiega quali sono gli obbiettivi:

– sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza dell’invecchiamento attivo sviluppando la considerazione della persona anziana come una risorsa fondamentale, un contributo rilevante della società;

– fornire agli ultracinquantenni coinvolti nel progetto gli strumenti e le opportunità per avere una vita indipendente e più attiva;

– realizzare piccoli orti destinati a coltivazioni biologiche;

– trasferire conoscenze, saperi e tradizioni legate alla “coltura della terra” ai giovani coinvolti nel progetto;

– educare i partecipanti ad avere sane abitudini come effettuare attività motoria costante, sapere cosa è bene mangiare e cosa no, fare la raccolta differenziata, ecc.

Intanto dal mio punto di vista vi assicuro che, nonostante i pochi anni del progetto, i risultati sono davvero impressionanti.

Il forno in terra cruda è ormai pronto per infornare pani e pizze di comunità. Ora il secondo sogno: il mulino.

E noi sognamo con loro. D’altronde la coltivazione è vita. E i sogni si coltivano giorno dopo giorno…

 

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