È possibile raccogliere dati relativi all’agro-biodiversità e visualizzarli (in tempo reale, o quasi) su una mappa? E sulla mappa, oltre ad individuare i campi con le specie locali, è possibile visualizzare i dati relativi alla coltura (specie, luogo, nome dialettale, ecc.) ed agli agricoltori custodi (foto, video, registrazioni, ecc.)?
Queste domande ci hanno portato a scoprire ed utilizzare due tools disponibili gratuitamente: Open Data Kit (ODK) e Google Fusion Tables (GFT) per cercare di dare delle risposte.
ODK è una suite di strumenti “estensibile”, vale a dire composta da una serie di strumenti ciascuno dei quali può essere utilizzato separatamente o insieme ad altri. È utilizzato principalmente per raccogliere dati in campo medico, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. Nell’ambito del progetto BiodiverSO, lo abbiamo utilizzato per raccogliere dati relativi all’agro-biodiversità, in particolare dati relativi alla specie (nome comune e dialettale, paese in cui è stata trovata, ecc.) all’agricoltore (nome, età, ecc.) e relativi elementi multimediali (foto principalmente, ma anche video e registrazioni audio). Infine, ciascun campo è stato georeferenziato tramite il GPS del tablet ed il relativo campo che è stato previsto nel modulo di ODK.
Di seguito due schermate relative ad ODK: a sx la realizzazione del modulo per il rilevamento dei dati, a dx una schermata relativa alla raccolta dei dati.
Dopo aver raccolto i dati, gli stessi sono stati caricati su un server ospitato su Google App Engine (GAE), il quale permette sia di immagazzinare i dati nel database, sia di visualizzarli. Ad ogni modo, la visualizzazione standard di GAE non soddisfava le nostre esigenze, per cui abbiamo deciso di utilizzare GFT.
Cos’è GFT? Ne avevamo già parlato quasi due anni fa. GFT è un servizio “cloud-based“, focalizzato alla collaborazione attraverso i dati e che non richiede specifiche conoscenze di database, che permette all’utente di caricare file di testo delimitati (nei formati .csv, .tsv or .txt) o file .kml, un linguaggio per gestire dati geospaziali in tre dimensioni, utilizzato, fra gli altri, in Google Earth e Google Maps (https://it.wikipedia.org/wiki/Keyhole_Markup_Language).
A questo punto tutti i dati raccolti ed immagazzinati su GAE sono stati scaricati in un file nel formato .csv, il quale è stato caricato su GFT, che ha di default tre tipi di visualizzazione: “Rows”, “Cards” e “Map”. GFT ci ha permesso di personalizzare diversi parametri (per esempio le dimensioni della finestra informativa, e quali campi visualizzare, ecc.). In basso due schermate relative alla visualizzazione dei dati e della mappa in GFT.
Ulteriori informazioni sono disponibili sull’articolo pubblicato su “Computers and Electronics in Agriculture”, visualizzabile a partire dal link in basso.