MARU – Il peperoncino in festa

Anche quest’anno, l’Associazione Made in Soap di Ruffano (LE) ha chiesto la partecipazione del DiSTeBA dell’Università del Salento e di BiodiverSO per realizzare la 4a edizione di “MARU – Il peperoncino in festa”, che si è tenuta il 2-3-4 settembre. Gli organizzatori ci tengono a precisare che non è una sagra, né un appuntamento goliardico, ma un momento per riproporre culture e tradizioni.

Si è dato inizio alla “festa” (così amano chiamare l’evento) con “Dialoghi di MARU”, un incontro informale tra esperti, dal nutrizionista al presidente dell’Ordine degli Agronomi, al rappresentante locale di Slow Food, per spaziare tra argomentazioni volte a risaltare l’importanza di questo ortaggio così tanto considerato dagli usi e tradizioni salentine, evidenziando le sue proprietà farmacologiche, gastronomiche, sociali. Il contributo dell’Orto Botanico del DiSTeBA è stato quello di riferire il suo impegno nell’ambito del Progetto BiodiverSO per la conoscenza e valutazione della biodiversità intraspecifica del peperone (Capsicum annuum L.), con le sue molteplici varietà, da quelle dolci a quelle piccanti, da quelle locali a rischio di estinzione a quelle esotiche, utilizzate a scopo ornamentale o per collezionismo.

Per i tre giorni della festa, nel frantoio ipogeo del palazzo De Vitis, è stata allestita una mostra con varietà orticole locali raccolte per l’occorrenza, presso custodi già noti, puntando a dare maggior risalto al peperone. Il lavoro di esplorazione e reperimento è stato presentato con un video che raccoglie le interviste ai principali custodi di varietà locali ma anche a chi coltiva il peperoncino per altre finalità. È stato evidenziato il valore conservazionistico delle varietà locali (“Corno di toro” di Tricase, “Cornetto leccese” e “Peperone a naso”) ed il valore d’uso della biodiversità del peperoncino (ornamentale, gastronomico, commerciale, artigianale). Ad affiancare la nostra esposizione c’era Enrico Guarini che, con le sue numerosissime varietà di variopinti e strani peperoncini appena raccolti, ha improvvisato un punto di degustazione, per far valutare non solo il grado di piccantezza, ma anche l’aroma ed il sapore di varietà che potrebbero essere abbinate alle pietanze locali.

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