In una pentola con l’acqua in ebollizione, orecchiette fresche fatte in casa (meglio se integrali) e cime di rapa vengono cotte assieme. Dopo pochi minuti si procede a scolare e condire con abbondante olio extravergine d’oliva “a crudo”… et voilà, ecco pronto un grande piatto della tradizione gastronomica pugliese.
C’è anche la variante che si condisce con olio extravergine d’oliva fatto soffriggere con spicchi d’aglio, peperoncino e qualche pezzettino di alice dissalata. Qualcuno aggiunge anche dei pezzetti di pomodoro fresco per arricchire di colore questo primo piatto oramai noto anche oltre i confini della Puglia.
In base ad alcune testimonianze storiche, la presenza delle orecchiette in Puglia risalirebbe alla seconda metà del 1500. Sembra che il loro nome derivi da un dolce ebraico denominato le “Orecchiette di Aman”. Le orecchiette sono un prodotto agroalimentare tradizionale pugliese, così come lo sono le cime di rapa: la Puglia è la regione con il più ricco patrimonio di biodiversità per quest’ortaggio. ‘Quarantina’, ‘Sessantina’, ‘Novantina’, ‘Centoventina’, ‘Cima di rapa di Minervino’, ‘Cima di rapa tre stelle’, sono solo alcuni dei genotipi frutto della selezione operata dall’ambiente e dal lavoro sapiente degli agricoltori.
Le orecchiette con le cime di rapa rappresentano un caposaldo della tradizione regionale, ma rispecchiano anche i principi che stanno alla base della Dieta Mediterranea.
Una porzione fornisce poco più di 430 chilocalorie, più di dieci grammi di fibra alimentare e una buona dose di acidi grassi monoinsaturi, oltre a proteine e carboidrati complessi. Inoltre, la presenza delle cime di rapa assicura l’assunzione dei glucosinolati (noti per la loro azione anticancerogena), vitamine e sali minerali, mentre le alici apportano acidi grassi insaturi del tipo omega 3.
Ci sarebbe da discutere anche del piacere al palato che si prova assaporando tale piatto… ma questa è tutta un’altra storia..!