Patate e cipolle, buone anche per il gelato.

Il richiamo di Polignano a Mare è come un canto delle sirene per i turisti.

Il paese si affaccia sul mare dalle sue alte scogliere come fosse un’unica ampia terrazza ed è col mare che vive in simbiosi. L’alta scogliera su cui sorge è stata plasmata dall’incessante azione delle acque, che hanno scavato ampie cale, profonde insenature e grotte. Un paesaggio suggestivo a cui si aggiunge la straordinaria bellezza del borgo antico e l’ordinata sequenza di orti che danno bontà ineguagliabili, prime fra tutte una carota “multicolor” nota come Carota di Polignano, Presidio Slow Food, e la patata, ortaggio di punta dell’agricoltura polignanese a cui la città dedica pure una sagra annuale.

Qui c’è un immancabile appuntamento: la lenta passeggiata dopo il pasto. Essa ha come meta un bar o una gelateria perché a Polignano va compiuto un rito che deve fare onore alla ineguagliabile tradizione locale del gelato artigianale. È eccellente dappertutto, tanto negli storici caffè quanto nei piccoli e caratteristici laboratori artigianali delle vie del borgo o della città nuova. La qualità e la varietà di gusti è impressionante. C’è pure chi può proporvi gelati inimmaginabili, come nel caffè di Peppino Torres la cui fama ha varcato gli oceani per via del suo mitico gelato di patate. Eh sì, Peppino lo fa proprio con l’ottima patata di Polignano e si stenta a credere alla sua bontà fin tanto che non lo si gusta. “È buono!”, così dicono tutti al primo assaggio, non senza nascondere un’espressione di sorpresa. Provare per credere.

E la cipolla? Anch’essa è protagonista di un altro eccellente gelato. E dove volete gustarlo se non ad Acquaviva delle Fonti!

La Cipolla di Acquaviva è, anch’essa, un Presidio Slow Food e la città le rende onore con una particolare attenzione e la promuove anche con due popolarissime sagre. È di per sé dolcissima perché si alimenta con acque purissime delle campagne premurgiane che, filtrando attraverso lo strato carsico fin quasi ad affiorare, si arricchiscono di molte sostanze minerali e di sapori delicati.

Il gelato di cipolle qui è disponibile da giugno a settembre, quand’è il periodo di raccolta della cipolla, e si gusta così com’è, da solo, o accompagnandolo con stuzzichini salati (patatine o tarallini). Ecco come lo preparano: le cipolle vengono bollite prima in acqua poi nel latte; una volta raffreddate vengono lavorate, sempre a freddo, con latte e zucchero stabilizzato con l’aggiunta di poca acqua; si lascia riposare il composto per un’oretta poi si addensa nel mantecatore per sette minuti.

Provatelo, ed anche questo vi ruberà un sorriso di approvazione.

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