Il peperone “Zenzari”: testimonianze da “La Gazzetta del Mezzogiorno” degli anni ‘30

Le ricerche che sta conducendo ECO-logica nell’Archivio storico de “La Gazzetta del Mezzogiorno” aggiungono un nuovo tassello alla ricomposizione in chiave storica dei Peperoni Zanzari/Zenzari.

I riferimenti agli “Zenzari” si ritrovano unicamente all’interno dei “Listini dei prezzi della frutta e della verdura”/ “Prezzi al minuto della frutta e della verdura” pubblicati due volte a settimana a partire dall’ottobre del 1936 e riportanti i prezzi minimi e massimi stabiliti per i prodotti ortofrutticoli.  La presenza nei listini del suddetto peperone permane dal 1936 al 1938 per poi interrompersi e riapparire nel 1960 nei listini dei “Prezzi ai mercati generali della frutta e della verdura” unicamente nei mesi di luglio e agosto.
Il contributo informativo di queste attestazioni si declina su diversi livelli.
Innanzitutto, è interessante osservare la trasposizione linguistica del termine: non “Zanzari” come riportato nel testo “La concimazione degli Ortaggi” del Prof. Aurelio Carrante nel 1937 e come naturalmente trasposto dal dialetto, ma “Zenzari”.
Nei listini dell’autunno del 1936 (prime attestazioni) si riportano solo “Zenzari” e “Zenzari gialli”

A partire dall’estate del ’37, poi,  e per tutta la stagione di vendita del ’38, compaiono gli “Zenzari verdi” che vengono riportati, per uniformità di prezzo, assieme ai “Peperoni di Rutigliano”. Gli “Zenzari gialli”, invece, hanno lo stesso prezzo dei “Peperoni gialli”.
Si riporta, a titolo esemplificativo, un estratto del listino del 4 agosto del 1937 sottolineando che gli ortaggi nelle succitate combinazioni ricorrono anche nei mesi successivi fino al dicembre 1938.
Salvo lievi oscillazioni, gli “Zenzari verdi” e gli “Zenzari gialli” conservano nei listini uno scarto di prezzo di circa il 50%.
Ulteriori considerazioni possono essere desunte analizzando il periodo in cui il peperone era presente nei listini  poiché si possono ricostruire indirettamente informazioni sul periodo di presenza sul mercato e sull’epoca di raccolta.
Nel 1936, l’ortaggio compare nel primo listino datato ad ottobre e vi permane fino al mese di gennaio 1937 per poi riapparire a luglio del 1937 e restarvi fino al mese di gennaio. Simile l’arco temporale coperto nel 1939: il peperone “Zenzari” presenzia nei listini da luglio a novembre. Nel 1960, invece, le attestazioni si riducono ai mesi di luglio e agosto.
Si deduce, dunque, che il peperone era presente nei mercati da fine estate ad inverno.

La ricostruzione fatta attraverso la comparazione dei listini conferma la solida presenza sul mercato di questo ortaggio soprattutto alla fine degli anni trenta dello scorso secolo e stimola maggiormente le azioni volte alla sua riscoperta e recupero.

I Peperoni “Zenzari/Zanzari” coltivati l’anno scorso a Polignano a Mare

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