Il pisello di Monteiasi

Dopo una serie di ricerche sul campo, Aldo Galeano, Presidente dell’associazione di volontariato “Gruppo Anonimo ’74” di Monteiasi (TA) è riuscito a rintracciare e donare all’Istituto di Bioscienze e BioRisorse (IBBR) del CNR un campione di piselli della tradizione locale usato sia come ortaggio fresco che come legume secco. I semi di questa antica varietà sono più piccoli rispetto a quelli delle varietà commerciali ma, come ci assicura lo stesso Presidente, di consistenza più tenera e di gusto molto più dolce e saporito.

Al pari delle altre varietà tradizionali di piselli salentini, come il Pisello riccio di Sannicola, il Pisello nano di Zollino e il Pisello di Vitigliano, quello di Monteiasi è stato un tempo ampiamente coltivato ed utilizzato in tutte le case per preparare squisite pietanze. Pertanto il campione reperito in quest’area del tarantino verrà sottoposto ad una serie di osservazioni ed analisi presso l’IBBR.I semi dei piselli tradizionali di Monteiasi, consumati come ortaggio fresco e come legume secco, mostrano un’evidente variabilità genetica che si manifesta nella loro diversità per forma, dimensione e colore.

Tra le altre, l’associazione ci ha anche segnalato una varietà di mele molto piccole e di un verde chiaro brillante reperite a Monteiasi. Hanno mostrato sia sapore dolce che croccantezza davvero fuori dal comune, anche se ormai si tratta di varietà di mele in via di estinzione.

Un vivo ringraziamento va rivolto, oltre che alla dottoressa Maria Carmela Galeano, al dott. Buono Fedele per i loro interessanti contributi culturali.

5 Commenti su “Il pisello di Monteiasi”

  1. Maria Carmela Galeano

    Troppo buono, dott. Cifarelli.
    Ci tengo a ringraziarla e a precisare coram populo che, oltre a non aver diritto al titolo di “dottoressa”, non ho affatto contribuito in alcun modo neanche lontanamente paragonabile a quello, prezioso, di Buono Fedele.
    Mi resta da esprimere ancora la gratitudine per l’attenzione e la stima da Lei rivolta al Gruppo, in questo contesto, e per l’impressionante lavoro di ricerca e valorizzazione della biodiversità pugliese.

  2. Giuseppe Monteleone

    Sono un monteiasino che vive nel Nord Italia. Non sapevo che il mio paese d’origine avesse antiche varietà orticole uniche nel loro genere.
    -Giuseppe Monteleone-

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