Mola di Bari è un comune costiero in cui, da sempre, l’agricoltura ha un ruolo rilevante. Sono note in tutta Italia le varietà locali di carciofo (il ‘Locale di Mola’) e di olivo (la ‘Cima di Mola’) che si coltivano a Mola e che hanno fatto la fortuna di numerosi agricoltori e imprenditori dell’agroalimentare. Pochi però conoscono il ‘Pomodoro di Mola’ . È una varietà locale, un prodotto tradizionale o cosa?
Da giovane laureato in scienze agrarie non riconoscevo al ‘Pomodoro di Mola’ una sua identità, a differenza di quello che invece era possibile fare per il ‘Locale di Mola’ e la ‘Cima di Mola’.
Sostenevo che i pomodori di Mola, coltivati nei campi più vicini al mare (“i pénne” – la “e” senza accento è muta), soprattutto fino agli anni Settanta, erano sì apprezzati da tutti per la loro sapidità, tanto da alimentare un’interessante commercio anche fuori regione (i più anziani ricordano le lunghe teorie di carri che, a notte fonda, partivano per raggiungere i mercati), ma da qui a parlare di ‘Pomodoro di Mola’, secondo me, mancava ancora tanto. La mia convinzione derivava dal fatto che gli agricoltori molesi coltivavano spesso varietà migliorate commercializzate dalle ditte sementiere.
Sbagliavo.
Il ‘Pomodoro di Mola’ non è una varietà locale ma è un prodotto tradizionale, con cui ancora oggi molti molesi e forestieri ottengono una salsa squisita. Infatti, secondo il decreto ministeriale n. 350 dell’8 settembre 1999, con il termine “prodotti tradizionali” s’intendono quei prodotti agroalimentari le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura risultino consolidate nel tempo, omogenee per tutto il territorio interessato, secondo regole tradizionali, per un periodo non inferiore ai venticinque anni.
Del resto, tutti conoscono e apprezzano i ‘Pomodori di Pachino’, riconosciuti con l’Indicazione Geografica Protetta (IGP). Però pochi sanno che quei pomodori possono essere di varietà comuni e ibridi diversi, tondo lisci, costoluti e a grappolo, anche se provenienti da altre zone, purché prodotti nell’area di Pachino.
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