Processi di valorizzazione dei prodotti locali. Salento KM0, una rete di economia solidale per le produzioni locali e la tutela della biodiversità

Intervista a cura di Agriplan srl, partner del progetto BiodiverSO

Riportiamo i risultati di un’interessate intervista svolta da Agriplan srl a Francesca Casaluci, referente dell’associazione Salento Km0 come testimonianza ed esempio di integrazione tra biodiversità, ambiente, cultura ed eticità. Uno sguardo alla mission, agli obiettivi ed i progetti realizzati, ai legami già in essere con il progetto BiodiverSO ed alle strategie di valorizzazione e promozione da porre in essere.

La mission

Salento Km0 è un progetto nato nel 2011 che sostiene e mette in rete realtà che operano nell’agricoltura in maniera differente, coltivando secondo metodi sostenibili (biologiche, biodinamiche, sinergiche, rigenerative, ecc.), salvaguardando la biodiversità agricola, proponendo nuovi rapporti con la terra e il cibo alternativi al modello dominante. L’obiettivo è costruire una rete di economia solidale basata sul rispetto dell’intero ecosistema, sull’autodeterminazione alimentare, sulla consapevolezza di ciò che si mangia, sulla filiera corta. Salento Km0, inoltre, promuove e diffonde la conoscenza delle antiche varietà agricole, selezionate in loco da generazioni di contadini, le più adatte alle specifiche caratteristiche del territorio perché resistenti a stress e a cambiamenti delle condizioni climatiche e ambientali, dunque le sole in grado di garantire la sicurezza alimentare della comunità locale. L’obiettivo principale è quello di difendere la biodiversità e prevenire irreversibili danni ambientali, per  sostenere le economie e le piccole comunità locali, per poter garantire la qualità dei prodotti alimentari.

Le attività e i progetti

L’Associazione Salento Km0 gestisce un Laboratorio Urbano a Zollino e ha realizzato la prima “Mappa dell’agricoltura sostenibile e delle antiche varietà in Salento”.

Nel gennaio 2015, in seguito ad una convenzione stipulata con il Comune di Zollino, nasce “Laboratorio Urbano Salento Km0 – To Kalò Fai”. Il LU è ubicato in Via Repubblica, strada che sfocia nella piazza principale di Zollino ed è un presidio di promozione, distribuzione e tutela dei prodotti agricoli locali e della biodiversità. La denominazione dello spazio, in griko “To Kalò Fai”, significa “il buon cibo” e rappresenta il desiderio di coniugare cultura e buone pratiche sociali partendo dalla tradizione alimentare locale e dalla promozione delle eccellenze gastronomiche. L’Associazione Meditfilm attraverso il progetto Salento Km0, gestisce questo spazio pubblico come un collettore di azioni educative ed informative; di distribuzione e marketing territoriale, rivolto a stakeholders diversificati. Lavora a stretto contatto con l’amministrazione comunale e con la Cooperativa di Comunità Jemma, intrecciando le proprie attività con il programma di tutela della Fava e del Pisello nano di Zollino. Le volontà del Comune di attivare un centro di aggregazione giovanile connesso alle attività di promozione territoriale e delle varietà agricole locali, trova oggi attuazione in eventi e attività laboratoriali, orti didattici, progetti multimediali, pubblicazioni cartacee e incontri promossi da Salento Km0, dall’Amministrazione e condivisi con la comunità.

Quali legami con il progetto BiodiverSO

Salento Km0 ha già collaborato in maniera informale con il progetto BiodiverSO, offrendo informazioni utili, segnalazioni delle varietà locali e promuovendo le attività e le finalità del progetto.

 

Il punto di vista sulle strategie per la valorizzazione dei prodotti locali e la tutela della biodiversità

La biodiversità sta scomparendo, insieme alle conoscenze ad essa legate, sotto i colpi di grandi multinazionali che impongono modelli produttivi omologhi in ogni parte del mondo. Oggi le comunità contadine di tutto il mondo si trovano accomunate da forme di resistenza contro queste dinamiche, proponendo, a partire dalla terra, modelli nuovi di condivisione. Salento Km0 promuove dunque la conoscenza di un’agricoltura differente e l’educazione alimentare come strumenti di autodeterminazione della comunità.

Promuovere la filiera corta ed educare ad una sana alimentazione anche alla luce di una nuova agricoltura contadina, esercitata in prevalenza da giovani orientati a coltivazioni sane e naturali, che non ha mai trovato l’attenzione e lo spazio necessari nella città capoluogo.  Ora la comunità locale, a cominciare dai consumatori più consapevoli e dalle virtuose esperienze di economia solidale, ha un’occasione rilevante per farsi sentire ma il cambiamento in profondità nel territorio possono crearlo le piccole rivoluzioni che accompagnano, appunto, i mercati contadini dei produttori locali, la distribuzione legata alla filiera corta e l’auto-organizzazione dei gas e dei negozi di vicinato.

Per consultare il testo dell’intervista si rimanda alla sezione “database  documenti” del sito BiodiverSO.

L’intervista è stata condotta nell’ambito del progetto BiodiverSO (attività T1A.2) con l’intento di approfondire, indagare le conoscenze relative alle tradizioni, agli usi e agli utilizzi, alimentari e non delle specie oggetto di indagine. Il progetto BiodiverSO è finanziato dal PSR Puglia 2014-2020 (misura 10 “Pagamenti-agro-climatico-ambientali”, sottomisura 10.2 “sostegno alla conservazione delle risorse genetiche in agricoltura e selvicoltura”, Operazione 1 – Progetti per la conservazione e valorizzazione delle risorse genetiche in agricoltura”).

 

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