Nell’annata agraria 2014/2015, come previsto dalle attività 03 e 04 del Progetto Biodiverso, il DiSSPA dell’Università di Bari ha continuato la stretta interazione con l’Istituto Agronomico Mediterraneo (IAM-B) di Valenzano volta alla conservazione ex situ e alla caratterizzazione morfologica e genetica delle popolazioni di cima di rapa acquisite in collaborazione con Apofruit S.r.l.. Il lavoro di missione e ricognizione dei siti di prelievo e la raccolta del germoplasma svolti nella precedente annata agraria hanno permesso il collezionamento di 57 accessioni di differente origine pugliese. Su dette accessioni sono state condotte due prove sperimentali ancora in corso: la prima, effettuata presso i campi sperimentali dello IAM-B, ha riguardato la caratterizzazione bio-agronomica di 17 accessioni tardive, replicate 4 volte, secondo un disegno sperimentale a blocchi randomizzati; la seconda, condotta presso l’Azienda Sperimentale Martucci di Valenzano, mirata alla moltiplicazione in purezza sotto isolatori di tutte le accessioni acquisite, utilizzando per il controllo dell’impollinazione incrociata appropriati insetti pronubi, e al rilievo dei principali descrittori morfologici e bio-agronomici. Inoltre, su questa prova sono stati effettuati i prelievi fogliari di tutte le accessioni utili alla messa a punto delle migliori metodologie per l’estrazione del DNA di cima di rapa e l’isolamento di marcatori molecolari atti alla stima della diversità genetica della collezione allestita. Anche queste ultime analisi sono tuttora in corso.
Le foto da 1 a 4 mostrano fasi del trapianto delle accessioni di cima di rapa avvenuta sotto isolatori presso l’Azienda Martucci, mentre le foto 5 e 6 riguardano la prova condotta presso lo IAM-B che, come è possibile osservare nell’ultima foto, è stata fortemente danneggiata dalle nevicate verificatesi a fine anno 2014, nonchè dalle continue piogge, con induzione precocissima della fioritura e fenomeni diffusi di marcescenza delle piante. Per fortuna, la prova condotta presso l’Azienda Martucci non ha subito gli stessi danni, per cui è stato possibile valutare efficacemente tutte le 57 accessioni (Foto 7-8), rilevando i descrittori riportati nella tabella 1 e, con l’immissione degli insetti pronubi, favorire incroci intra-accessione per l’ottenimento del seme puro (Foto 9-12). Attualmente, il seme è in fase di raccolta e pulizia per poi essere posto in conservazione presso le camere fredde del DiSSPA.











