Fave e “furcèv”

Ingredienti Un’altra ricetta con le fave secche, per un abbinamento originale della tradizione pugliese. Fino ad un recente passato (è un ricordo dell’infanzia), la purea bianca veniva abbinata anche con i viticci di vite (i cirri con cui la pianta di vite si aggrappa al sostegno intorno al quale si arrampica), i “furcèv” nel dialetto di Putignano (Bari). Oggi dell’uso di viticci e foglie di vite a scopo alimentare se ne occupa anche la ricerca. Qui il piatto tradizionale è rivisitato da un giovane chef putignanese, Luigi, che opera nel suo rifugio nel centro storico di Putignano, lo Scinuà. Luigi è legatissimo al territorio e alle sue tradizioni e si appassiona alla valorizzazione di tutti i prodotti tipici locali, giocando con gli abbinamenti di sapori e colori. Ecco un suo regalo spettacolare per gli occhi e il palato.

Fave e “furcèv

Piatto della tradizione più antica, in cui trovano spazio i viticci (furcèv) di vite. Si ripassano in olio, aglio e menta per poi mescolarli con il purè di fave. Cosicché, questa preparazione, esprime un forte legame con il territorio, ed un fresco sapore delle tavole di quasi estate. Una personalissima variante di Luigi prevede una spolverata di farinella e cenere di fichi secchi ed una nota di curcuma. Tanto per rimarcare il suo forte campanilismo. Scinuà dove la cucina… nel centro storico di Putignano A cura di Maria Gonnella
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